Tre feriti in una sparatoria | "Un raid dopo una lite" - Live Sicilia

Tre feriti in una sparatoria | “Un raid dopo una lite”

Il sopralluogo dei carabinieri

I presunti aggressori, quattro romeni tra cui tre fratelli, sono stati arrestati dai carabinieri con l'accusa di tentativo di omicidio e trasferiti nel carcere di Ragusa.

Acate, nel ragusano
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ACATE (RAGUSA) – Tre romeni sono rimasti feriti nel corso di una sparatoria nelle campagne di Acate (Ragusa), avvenuta la scorsa notte, al culmine di una lite in discoteca tra connazionali. Gli aggressori, quattro romeni tra cui tre fratelli, sono stati arrestati dai carabinieri con l’accusa di tentativo di omicidio. Secondo i carabinieri i quattro hanno organizzato un vero e proprio raid notturno, piombando in casa dei tre connazionali (padre, figlio e una terza persona), in contrada Dirillo. Li avrebbero svegliati e avrebbero sparato più volte. Un uomo di 51 anni è stato ferito alla testa, alla mandibola, ad un occhio e al torace; ne avrà per trenta giorni. Feriti, più lievemente, ma tutti all’altezza del torace o del volto, anche le altre due persone. Gli arrestati sono stati trasferiti nel carcere di Ragusa.

Ad avvertire i carabinieri sono stati alcuni familiari delle vittime, che si erano barricati in casa. Gli aggressori dopo aver sparato sono fuggiti. Oltre 30 carabinieri sono stati impegnati a sentire testimoni, recuperare e analizzare filmati di telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Sono riusciti così a risalire alla descrizione degli aggressori: setacciati terreni e serre, casolari abbandonati, nonché i luoghi di domicilio e di abituale frequenza dei romeni. I quattro sono stati rintracciati in abitazioni di alcuni amici: si tratta di tre fratelli, Dragos Nicolae Costache, 25 anni, Bogdan Florin Costache di 23 anni, Marian Nicusor Gilea di 22 anni e Alexandru Gheorghe Epanu, 23 anni. Sono ancora in corso le ricerche per risalire al fucile utilizzato nella sparatoria, mentre 5 bossoli, ritrovati nell’area rurale dove abitavano le vittime sono stati sequestrati e saranno inviati al Ris di Messina. (ANSA).

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