Tre giorni di stop per i penalisti | Gli avvocati contro la riforma - Live Sicilia

Tre giorni di stop per i penalisti | Gli avvocati contro la riforma

Lo sciopero proclamato dalla Camera penale Bellavista dal 24 al 26 maggio.

PALERMO – Tre giorni di stop per dire ‘no’ alla riforma della giustizia che interessa il processo penale. Ad annunciare lo sciopero è la Camera penale Bellavista di Palermo che, dal 24 al 26 maggio, proclama l’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria per gli avvocati penalisti. Una tre giorni a braccia conserte per opporsi ad un disegno governativo di riforma della prescrizione che, stando al coro degli avvocati, non accorcerebbe ma allungherebbe i tempi del processo. Una riforma che interessa anche il tema delle intercettazioni, che ad oggi non garantirebbero l’adeguata riservatezza e su cui i penalisti fanno scudo.

Un fronte compatto quello del no che considera come un ‘ossimoro’ lo slogan della riforma ‘prescrizione più lunga e processi più brevi’. Per gli avvocati, infatti, l’uno negherebbe l’altro. “Più la prescrizione si allunga più i tempi dei processi saranno destinati ad allungarsi – spiegano -. È stato confermato come oltre il 70 per cento dei processi si prescriva nel corso delle indagini preliminari e come in realtà il problema della prescrizione sia interamente da addebitarsi a carenze organizzative”. Secondo i penalisti, dunque, allungare la prescrizione non accorcerebbe, ma allungherebbe i tempi del processo, violerebbe la presunzione di innocenza e il diritto alla vita degli imputati.

Ma oltre alla riforma della prescrizione, nel mirino dei penalisti c’è anche l’attuale normativa sulle intercettazioni e il cosiddetto processo a distanza. Da una parte, dunque, “una normativa insufficiente a garantire la riservatezza delle comunicazioni di coloro che occasionalmente vengano intercettati e la distruzione delle comunicazioni irrilevanti ai fini della prova del reato” spiegano. Dall’altra, invece, un no secco ad ogni ulteriore estensione del ‘processo a distanza’ ai processi penali con detenuti e una critica agli strumenti del ‘doppio binario’ del regime speciale del 41 bis. Per il 25 maggio, durante il secondo giorno di astensione dalle udienze degli avvocati penalisti, proclamato a seguito della delibera nazionale del maggio dello scorso anno, è prevista a Roma una manifestazione nazionale a cui sono invitate tutte le camere penali territoriali.

“Vogliamo difendere la civiltà giuridica da una deriva populista della magistratura associata – afferma Vincenzo Zummo, presidente della Camera penale di Palermo -. Siamo contrari alla modifica della prescrizione perché si tratta di un falso storico. Non è vero che i processi saranno più brevi, anzi si allungheranno e saranno autorizzati per legge ad allungarsi. Con l’approvazione di questa riforma legislativa la presunzione di innocenza verrebbe messa a rischio. Ci troveremmo di fronte ad una sorta di ‘processo speciale’ in cui un giudice non sarà più libero di assolvere o condannare”.

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