Tremestieri, bocciato il "Bilancio di Genere" proposto da Di Stefano

Tremestieri, bocciato il “Bilancio di Genere” proposto da Di Stefano

In Italia le prime esperienze di bilancio di genere sono state realizzate negli enti locali
HINTERLAND
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CATANIA – Il Comune di Tremestieri Etneo non vuole il “Bilancio di genere”: il Consiglio Comunale, nella seduta svoltasi giorno 11 aprile 2024, ha bocciato la mozione presentata dalla consigliera comunale Mariangela Distefano, che invitava il Sindaco e la Giunta a introdurre gradualmente il bilancio di genere accanto alla stesura del bilancio-economico finanziario.

“Il bilancio di genere”, spiega la consigliera, “non è un bilancio separato per le donne: è un documento che esprime la volontà di un Comune di promuovere stabilmente la parità tra uomini e donne, analizzando e valutando in un ottica di genere le scelte politiche e gli impegni economico-finanziari di un’amministrazione, con uno specifico obiettivo: mettere a sistema le politiche per le pari opportunità e tracciare un percorso di promozione dell’effettiva parità tra uomini e donne”.

In Italia le prime esperienze di bilancio di genere sono state realizzate negli enti locali e l’ANCI ne ha talmente apprezzato il valore da dedicarvi un quaderno di approfondimento. Oggi il bilancio di genere è una realtà anche a livello nazionale: La Circolare n. 22/2023 del Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fornito le linee guida per la sua redazione e il PNRR ha individuato nella parità di genere una delle tre priorità trasversali in termini di inclusione sociale, insieme a Giovani e Mezzogiorno.

Continua la consigliera Distefano: “La mozione era aperta alla sottoscrizione degli altri consiglieri che ne condividessero i contenut, perché investe un ambito che non ha colore politico e su cui avrebbe dovuto esserci la convergenza di tutti: invece nessun altro ha voluto firmarla e tutti i consiglieri di maggioranza hanno dato voto contrario”.

“Ancora una volta”, conclude la consigliera “è prevalsa la chiusura rispetto alla condivisione nel portare avanti valori che dovrebbero essere comuni e Tremestieri ha perso l’opportunità di essere all’avanguardia nell’adottare uno strumento che avrebbe potuto diventare il volano per un’efficace politica di promozione delle pari opportunità”.


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