Non è che non sia grave. Lo è, e parecchio. Ma è la fotografia esatta dell’Italia. Un nord che si può permettere un’alta velocità ferroviaria, con generose propaggini fino all’unica regione meridionale integrata nel quadro nazionale dei trasporti: la Campania. Un sud che non si può pagare nemmeno il biglietto del più fetente degli Espressi (a proposito, Trenitalia pare abbia aumentato di nuovo i prezzi senza aumentare la velocità, o meglio senza diminuirne la lentezza). Ma non c’è da arrabbiarsi. Semplicemente, noi l’alta velocità non ce lo possiamo permettere. Quello che invece fa rabbia è la constatazione che di questo stato delle cose non importa niente a nessuno: la stampa nazionale parla generalmente di “Italia più corta”, di “metropolitana d’Italia”. I politici tacciono in maniera sconfortante. Si avessero almeno il coraggio e l’onestà di dire che questa rivoluzione coinvolgerà solo la parte più ricca del Paese sarebbe già un bel passo avanti.
Trenitalia accorcia l’Italia
Non è che non sia grave. Lo è, e parecchio. Ma è la fotografia esatta dell’Italia. Un nord che si può permettere un’alta velocità ferroviaria, con generose propaggini fino all’unica regione meridionale integrata nel quadro nazionale dei trasporti: la Campania. Un sud che non si può pagare nemmeno il biglietto del più fetente degli Espressi
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