Trent'anni fa la strage Chinnici | Cancellieri depone una corona di fiori - Live Sicilia

Trent’anni fa la strage Chinnici | Cancellieri depone una corona di fiori

Il giudice Rocco Chinnici

Il 29 luglio del 1983 un'autobomba spezzò la vita del padre del pool antimafia, dei carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, oltre che di Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile dove viveva il giudice. Il ministro Cancellieri: "Ha dato tutto per il Paese".

 

mafia, l'eccidio di via Pipitone Federico
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PALERMO – Trent’anni fa la mafia uccideva il giudice Rocco Chinnici, padre del pool antimafia della procura di Palermo. Il magistrato fu ucciso con un’autobomba in via Pipitone Federico. Nell’attentato morirono anche i carabinieri Mario Trapassi e Salvatore Bartolotta, oltre che Stefano Li Sacchi, portiere dello stabile dove viveva il giudice.

Il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri ha deposto una corona di fiori in via Pipitone Federico. Alla cerimonia hanno partecipato anche il questore Nicola Zito, il procuratore di Palermo Francesco Messineo, il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, il presidente dell’Anm Rodolfo Sabelli.

”E’ un ricordo di una persona che ha sacrificato la propria vita coscientemente perché sapeva il rischio a cui andava incontro e aveva chiarissimo il tipo di pericolo a cui si esponeva. Però è un uomo che ha dato tutto se stesso per il Paese, ma non lo ha fatto invano”. Lo ha detto la Cancellieri, che partecipa, col ministro della Pubblica amministrazione Gianpiero D’Alia, alla commemorazione della strage. ”La sua morte – ha proseguito – ha segnato un momento importante ma soprattutto ha lasciato un modo di contrastare la mafia che è molto utile, quindi ricordiamo un eroe perché tale è”.


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