I grillini abbandonano l'Aula | "Il governo rispetti le mozioni" - Live Sicilia

I grillini abbandonano l’Aula | “Il governo rispetti le mozioni”

Trizzino: "Il parlamento si è già espresso due volte contro le trivellazioni. L'esecutivo deve solo attenersi a quelle decisioni". Ardizzone: "Le trivelle sono già partite. Ma dobbiamo lottare perché le imposte restino in Sicilia". L'Anci: "Pronti a votare il refendum abrogativo contro l'articolo 38 dello Sblocca Italia".

PALERMO – Alla fine, la seduta d’Aula si è ridotta a una discussione di una ventina di minuti. Il tempo di dare spazio per i propri interventi ai grillini Trizzino e Cappello e ai democratici Ferrandelli e Panarello. Poi, il Movimento cinque stelle ha deciso di abbandonare un’Aula quasi vuota. Di trivellazioni si parlerà martedì prossimo.

“Temo – ha detto il presidente della commissione Ambiente Giampiero Trizzino – che l’Ars abbia intenzione di tornare indietro sui propri passi. Ma non è possibile. Sono state già votate due mozioni, sia per il referendum abrogativo dell’articolo 38 dello sblocca-Italia sia per la legge voto contro le trivelle. Quelle mozioni impegnano il governo. La commissione ambiente stamattina – ha aggiunto – ha ribadito queste posizioni. Non c’è nessun dubbio sul numero legale ne’ su spaccature o conflitti. Semmai, la spaccatura, se c’è, è all’interno del Pd, visto che Fabrizio Ferrandelli ha votato contro le trivellazioni”. Adesso, come detto, tutto è rimandato a martedì.

“La discussione sulle trivelle – ha commentato a margine della seduta il vicepresidente della Regione Mariella Lo Bello – va riportata in Aula e affrontata alla presenza di tutti e 90 i deputati”. Per l’assessore Lo Bello il voto della Commissione si è svolto alla presenza di un “numero esiguo” di parlamentari regionali, mentre una discussione più ampia è ancora aperta in Aula. “La commissione ha il dovere di esprimersi – dice – ma il voto di oggi si è svolto più nell’assenza della maggioranza, non è possibile considerarla proprio una vittoria della minoranza. Ecco perché bisogna tornare in Aula. L’articolo 38 in sé definisce una serie di prerogative per la Regione siciliana che non possiamo sottovalutare – prosegue il vice presidente della Regione – perché ci permette di decidere con il governo nazionale: non dobbiamo più soltanto dare un parere, ma la legge prevede che si decida ‘in accordo’ con la Regione siciliana”. Lo Bello non indietreggia nella difesa del programma di trivellazioni: “Dobbiamo proteggere e sfruttare le nostre ricchezze, anche queste si chiamano idrocarburi. Anch’io vorrei vivere in un mondo di bolle di sapone, ma dobbiamo pensare anche al mantenimento e alla creazione di posti di lavoro”.
“E’ inutile – ha detto invece il presidente dell’Ars Ardizzone – che ci giriamo attorno. Le trivellazioni sono già partite. Ed è una questione che bypassa la Regione. Semmai, dovremmo impegnarci perché, come previsto da una legge voto approvata dall’Ars, dovremmo far rispettare la norma che prevede che le imposte di produzione restino in Sicilia. Martedì i gruppi parlamentari si esprimeranno in maniera chiara e renderanno palese la propria posizione su questo tema. Possiamo fare anche le battaglie ideologiche, che però non portano assolutamente a niente”.

“L’AnciSicilia, così come molti comuni siciliani, ha già proposto ricorso contro le trivellazioni ed è pronta a sostenere con forza il referendum. E’ ora di finirla di condannare la Sicilia alla distruzione delle proprie risorse naturali. La nostra Associazione insiste nel rivendicare il diritto dei territori siciliani ad uno sviluppo sostenibile”. Lo ha detto Leoluca Orlando, presidente dell’AnciSicilia, dopo aver appreso che la commissione Ambiente all’Ars ha dato il via libera a un referendum e ad una legge voto per abrogare le disposizioni dell’articolo 38 dello Sblocca Italia.

 

La conferenza dei capigruppo

Oggi solo l’antipasto. Il resto, nei prossimi giorni. Col finale previsto per martedì prossimo. La conferenza dei capigruppo, riunita all’Ars ha deciso sui lavori di Sala d’Ercole. Il dibattito sulle trivellazioni, previsto per oggi, consisterà in una sorta di introduzione. In vista, anche, dell’incontro che si terrà, sempre a Palazzo dei Normanni, con i deputati nazionali siciliani.

Un incontro voluto e caldeggiato dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone. E che consentirà di approfondire il tema dei rapporti tra Sicilia e Stato centrale sul tema appunto degli interventi di estrazione nei mari siciliani.

Dopo quell’incontro, quindi, le singole forze politiche “tireranno le somme” che verrano esplicitate nel dibattito previsto per la prossima settimana, molto probabilmente martedì. In quel caso, a parlare saranno i capigruppo che si confronteranno con gli esponenti del governo. Oggi il presidente della Regione Crocetta, impegnato a Bruxelles, non sarà presente. Più probabile che il governatore possa invece partecipare alla seduta della prossima settimana.

Per il resto, durante la conferenza dei capigruppo, non si è fatto cenno agli altri ordini del giorno. Tra questi, la mozione con la quale i deputati Cinque stelle e il parlamentare del Pds Giovanni Greco chiedono la rimozione del Segretario generale della Regione Patrizia Monterosso. Come detto, i parlamentari non hanno fatto cenno a questo argomento. Che comunque, ufficialmente resterebbe ancora iscritto all’ordine del giorno. Anche se tra i corridoi di Palazzo dei Normanni, apare evidente che almeno oggi quella mozione non sarà discussa.


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