Truffa e millantato credito |Inchiesta-choc all'ufficio Tributi - Live Sicilia

Truffa e millantato credito |Inchiesta-choc all’ufficio Tributi

Blitz della polizia negli uffici comunali di piazza Giulio Cesare. Gli investigatori si concentrano su un funzionario e tre dipendenti addetti ai controlli delle pratiche di chi chiede sgravi. Ed è proprio nelle verifiche che si anniderebbero i reati. Il Comune non esclude la sospensione cautelare.

PALERMO – Le ipotesi investigative su cui si lavora sono truffa e millantato credito. Al vaglio della Procura della Repubblica c’è, però, anche uno scenario più grave di corruzione. Poco trapela dagli uffici giudiziari che si muovono nel massimo riserbo. Di certo c’è che stamani gli agenti della sezione Reati contro la pubblica amministrazione della Squadra mobile sono piombati all’ufficio tributi del Comune di Palermo, in piazza Giulio Cesare, alla Stazione centrale. Si sono portati via faldoni che riguardano i pagamenti dell’Ici e della Tarsu, le imposte sulla casa e sullo smaltimento dei rifiuti incassate dall’amministrazione di Palazzo delle Aquile. In particolare gli investigatori si concentrano su quattro persone addette ai controlli delle pratiche di chi chiede uno sgravio dell’imposta.

Si tratta del dirigente del servizio Ici-Tares Cesare Pagano e i dipendenti Gaspare Tantillo, nipote del capogruppo di Fi in Comune Giulio Tantillo, Daniela Ardizzone e Antonino Borsellino. Il segretario generale del Comune, Fabrizio Dall’Acqua, ha già fatto sapere che non si esclude il loro trasferimento: “Stiamo valutando la possibilità di disporre l’allontanamento dall’ufficio tributi del funzionario e dei tre dipendenti indagati. Eventuali misure disciplinari saranno valutate sulla base della documentazione, che non ci è pervenuta, e che avremo dalla Procura. Non si esclude qualora vi siano i pressupposti, la sospensione cautelare dal servizio”.

La truffa si anniderebbe nella fase di controllo. Se un cittadino si vede recapitare la richiesta di pagamento di una somma di denaro che ritiene non congrua può chiedere che il Comune faccia una verifica, ad esempio, delle reale superficie di case, negozi e sedi di imprese su cui si basa il calcolo dell’imposta. Ecco, gli impiegati avrebbero chiuso un occhio per abbattere i contributi dovuti. In cambio di cosa? Probabilmente di mazzette, anche se la parola viene appena sussurrata dagli inquirenti. Il millantato credito deriverebbe dal fatto che in realtà non era nella possibilità dei tecnici fare ottenere lo sconto. Insomma, avrebbero fatto credere di avere poteri che esulavano dai loro compiti istituzionali.

Nel fascicolo della Procura sono finiti alcuni esposti anonimi per delle anomalie di cui al Comune, però, erano già a conoscenza e che si riferirebbero a tasse degli anni passati. Dopo avere passato al setaccio gli uffici a pochi passi dalla Stazione centrale gli agenti si sono spostati nelle abitazioni degli impiegati coinvolti nell’indagine. Un’indagine che va avanti da mesi. Più volte i magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci hanno chiesto documentazione all’amministrazione comunale. I pubblici ministeri stanno passando al setaccio le pratiche di sgravio istruite dai quattro tecnici. Non molte dal punto di vista numerico – sarebbero 38 – ma pesanti dal punto di vista economico. Forse a tentare di fare i furbi sarebbero stati degli imprenditori piuttosto che semplici cittadini. Fino a quando qualcuno, che non si è piegato a richieste illegittime, non ha deciso di prendere carta e penna per denunciare il malaffare che si anniderebbe all’ufficio tributi.

“Vedremo cosa è successo – commenta il sindaco Leoluca Orlando al termine di una conferenza stampa a villa Niscemi – siamo contenti che si dia seguito a eventuali denunce di illegittimità”. “Questa mattina – aggiunge l’assessore al Bilancio Luciano Abbonato – c’è stato un sopralluogo presso l’ufficio tributi, sono state fatte delle perquisizioni presso gli uffici di due tecnici, ma sarebbero quattro quelli coinvolti. Sono state fatte alcune perquisizioni anche a casa di questi tecnici, ma per noi non è una novità”.

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