SIRACUSA- Se mai esistesse un manuale del perfetto tradimento amoroso, a pagina uno riporterebbe l’invito a non lasciare mai a portata di mano prove evidenti. Occhio al rossetto sul colletto della camicia, attenzione a eventuali capelli rimasti in auto, massima cura nell’eliminare tracce residue del profumo di lui o di lei. Ma soprattutto, guai a produrre foto e men che meno esplicite. Altrimenti, se scoperti, potreste incorrere nell’ira funesta del partner cornuto ma non “pacienzioso”. E nella sua vendetta.
E’ successo a Siracusa qualche settimana fa e la pruriginosa vicenda è diventata oggetto di mille chiacchiere sotto l’ombrellone. Protagonisti in ordine sparso, secondo dicerie: un marito conteso, un’amante focosa e una moglie detective. Succede che quest’ultima, spinta da dubbi vari, metta le mani sullo smartphone del coniuge sospettato di infedeltà. Sorpresa delle sorprese, qui avrebbe trovato una foto inequivocabile. Senza troppe scenate, avrebbe freddamente copiato lo scatto hard e lo avrebbe stampato su fogli A4 poi affissi ai pali della luce di viale Teracati, zona molto frequentata di Siracusa.
Con cura, ha selezionato la foto che più di tutte poteva colpire e forse umiliare la sua concorrente, l’amante presunta focosa, che vi apparirebbe – riconoscibile – intenta a praticare uno dei capisaldi dell’ars amatoria nell’immaginario maschile. I passanti notano in fretta e sorridono. Nessuna didascalia, nessun testo. Sulle prime non si capisce. Ma intanto dopo poche ore i volantini della vendetta spariscono. La notizia, invece, fa il giro della città. I protagonisti arrossiscono e si preparano ad un altro tipo di battaglia.