Turbativa d'asta, divieto di dimora per il sindaco di Falcone - Live Sicilia

Turbativa d’asta, divieto di dimora per il sindaco di Falcone

Avrebbe pilotato gare in favore di ditte a lui vicine.

MESSINA – I carabinieri hanno eseguito un ordinanza di divieto di dimora a Falcone (Me) per il sindaco de Carmelo Paratore e la sospensione del medesimo dall’esercizio del pubblico ufficio di responsabile dell’Area Tecnica per la durata di un anno.

L’ordinanza cautelare ha disposto, altresì, la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio di responsabile dell’area economica e finanziaria, sempre per la durata di un anno, nei confronti di una funzionaria comunale. Applicata la misura interdittiva del divieto di contrattare con la pubblica amministrazione, per la durata di un anno, nei confronti di due imprenditori ed un professionista. Sono tutti ritenuti di avere truccato le gare per alcuni appalti re gravemente indiziati di turbativa d’asta.

I carabinieri hanno accertato l’esistenza di un complesso meccanismo di turbative d’asta, in cui il sindaco Paratore, con la complicità della funzionaria comunale, favoriva alcune ditte e professionisti a lui più vicini, ai quali erano stati affidati i lavori per il ripascimento del tratto costiero antistante l’abitato del comune di Falcone, opere finanziate per diversi milioni di euro dalla Regione Sicilia.

Gli altri operatori economici che intendevano partecipare ai bandi pubblici, estranei al sistema da tempo collaudato, venivano in qualche modo invitati e persuasi a farsi da parte.
Nell’ordinanza, il Giudice per le Indagini Preliminari, Eugenio Aliquó, ha sottolineato : “la capacità del Paratore di influenzare il normale sviluppo dell’azione amministrativa, impedendo che la stessa possa manifestarsi attraverso l’osservanza delle regole dell’imparzialità…”.

Il Gip ha evidenziato come il sindaco coordinando alcuni funzionari comunali a lui asserviti, abbia pilotato le gare in favore di ditte a lui vicine, per poter accelerare i tempi di esecuzione dei lavori e spendere il risultato dell’avvio di quei lavori durante la prossima campagna elettorale, così da ottenere maggiori consensi. Il sindaco, inoltre, faceva chiaramente intendere ad alcuni professionisti a lui vicini che se il sindaco fosse cambiato, costoro non avrebbero più lavorato con il Comune di Falcone. Indicativa, al proposito, una frase captata ed indirizzata da Paratore a uno di tali operatori economici: “…. devo essere sindaco io, perché se non sono sindaco io, non spenderete neanche una lira qua!!…”.
Paratore, durante lo svolgimento delle gare oltre a cumulare le funzioni di sindaco, responsabile dell’Area Tecnica e R.U.P. del procedimento, ha di fatto pesantemente interferito con l’attività della commissione di gara che ha proceduto all’aggiudicazione dei lavori in questione.

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