"Turista violentata in macchina"| Due palermitani condannati - Live Sicilia

“Turista violentata in macchina”| Due palermitani condannati

Si offrirono di dare un passaggio ad una ragazza colombiana diretta in aeroporto.

PALERMO – Offrirono un passaggio a una turista colombiana, poi l’avrebbero derubata e violentata in macchina. Due palermitani sono stati condannati dal giudice per l’udienza preliminare Annalisa Tesoriere. Sei anni e otto mesi è la pena inflitta a Giuseppe Emanuele Ruisi; 6 anni e mezzo a Francesco Castellese.

Fu una notte da incubo quella dello scorso agosto per la turista di 22 anni. Era in vacanza a Palermo assieme alla sorella. Qualche bicchiere di troppo, la lite e la ragazza va via dalla stanza dell’albergo, decisa a raggiungere da sola l’aeroporto. Dal Foro Italico a Piazza Rivoluzione, dove incontra i due imputati a cui chiede un passaggio fino a Punta Raisi. Durante il tragitto sarebbero avvenuti gli abusi sessuali con dei palpeggiamenti (equiparati dalla legge alla violenza). Castellese si mette alla guida della sua auto e Ruisi, dopo essere rimasto seduto davanti, passa nel sedile posteriore assieme la ragazza dopo l’ennesimo tentativo di fare benzina con il bancomat della turista. Turista si oppone ai desideri sessuali di Ruisi. I due imputati, così ha ricostruito l’accusa, desistono e prima di abbandonarla in una strada nelle campagne di Carini le rubano il portafogli, il cellulare e un anello. “Castellese è sempre rimasto alla guida e non si è accorto della presunta violenza e lo dimostreremo in appello”, spiega l’avvocato Cinzia Pecoraro che aggiunge: “Si tratta di un chiaro caso di connivenza non punibile”.

Furono i carabinieri a risalire a Riesi e Castellese, pregiudicati di 26 e 36 anni, acquisendo le immagini delle telecamere di sicurezza dell’albergo e dei distributori dove cercarono di fare benzina con la loro Alfa 147.

Ora la condanna. Il giudice ha riconosciuto alla giovane vittima, parte civile con l’assistenza dell’avvocato Roberto D’Agostino, una provvisionale immediatamente esecutiva di seimila euro. Il risarcimento complessivo del danno subito sarà quantificato in sede civile.  

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