PALERMO – L’annuncio è arrivato con un post su Facebook: “La Sicilia ha un teatro antico in più”. A scriverlo sono stati i componenti della spedizione archeologica francese di stanza a Castel di Tusa, piccolo centro del Messinese che si sta riscoprendo una delle capitali dell’archeologia siciliana. Il sito interessato dalla scoperta è quello dell’antica Halaesa, in cui lavora da due anni la ‘Mission Archéologique Française d’Halaesa – MAFHA’. Gli scavi sono stati portati avanti assieme con l’università di Oxford e a quelle di Messina e di Palermo.
I ricercatori francesi descrivono anche le previsioni sul teatro nascosto dal territorio che un tempo fu di Halaesa: “Grazie agli indici topografici e naturali, seguiti da diversi sondaggi – rivelano – abbiamo delle conferme”. Gli strumenti hanno rivelato l’esistenza di una “grande trincea lunga più di 50 metri e larga due”. E ancora: “Un sedile in pietra sormontato da una fascia dritta, e nella parte inferiore lo spazio orizzontale dell’orchestra fiancheggiato da un marciapiede”.
“La scoperta fatta ad Halaesa è di straordinaria importanza e conferma il ruolo di primo piano della città nell’antichità – le parole dell’assessore regionale ai Beni culturali, Sebastiano Tusa. Il governo regionale e l’assessorato vogliono testimoniare l’importanza di questi centri spesso considerati ‘minori’ ma che tali non sono. In questo senso – ha concluso – il presidente Musumeci conferma l’impegno del governo per rilanciare la ricerca e la valorizzazione dei siti archeologici erroneamente definiti minori della Sicilia”.