PALERMO – Il giudice, come da codice, ci ha provato, ma le posizioni sono rimaste distanti. Troppo distanti. Matteo Tutino chiede 6 milioni di euro di risarcimento danni. Il giudice civile ha proposto, prima dell’avvio del processo, una conciliazione con 40 mila euro. Il gruppo editoriale l’Espresso era pronto ad accogliere la proposta. In cambio, però, chiedeva la remissione della querela.
“No grazie”, hanno risposto i legali del chirurgo plastico, gli avvocati Sabrina Donato e Giuseppe Cannizzo. Il loro obiettivo è giungere a una dichiarazione di responsabilità della testata che pubblicò l’articolo in cui al medico, ex primario all’ospedale Villa Sofia di Palermo, veniva attribuita la frase “va fatta fuori come il padre” riferita a Lucia Borsellino e pronunciata davanti a un silente presidente della Regione. La causa fra Tutino e l’Espresso va avanti.
La Procura ha smentito l’esistenza della frase nelle intercettazioni ed è in corso un processo in sede penale. Tutino è stato il medico personale di Rosario Crocetta, che in un’altra causa chiede una cifra maggiore per il risarcimento danni: 10 milioni di euro, come è scritto nella querela firmata dal legale del governatore, l’avvocato Vincenzo Lo Re.