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Tutto su un filo | Parla Di Maio

Stamattina le consultazioni. Attesa per le decisioni del Presidente Mattarella.

ROMA – Iniziate stamattina le nuove consultazioni al Quirinale. Il Presidente Mattarella riceverà oggi le delegazioni parlamentari, a partire da quelle più numerose (Movimento 5 stelle, Centrodestra e Partito Democratico). Nel pomeriggio toccherà a Liberi e Uguali, Autonomisti e gruppi misti.  

La prima delegazione ad essere ricevuta in mattinata dal capo dello Stato Sergio Mattarella è stata quella del Movimento cinque stelle con il leader Luigi Di Maio accompagnato dai capigruppo Danilo Toninelli e Giulia Grillo. Di Maio ha chiuso a governi tecnici ed evidenziato che ‘se c’è la buona voltà è ancora possibile un governo politico’. Lo stesso Di Maio, ospite di Lucia Annunziata su Rai3, ha aperto per la prima volta ad un governo del compromesso, che faccia a meno della sua premiership: “Faccio un passo indietro. Se il punto è realizzare delle cose per il popolo italiano, e l’ostacolo è Luigi Di Maio premier, allora dico a Salvini di scegliere insieme un presidente del Consiglio, a patto che realizzi reddito di cittadinanza, abolizione della Fornero e una seria legge anticorruzione”. Un cambio di posizione del tutto inedito che continua – però – a precludere la partecipazione all’esecutivo di Silvio Berlusconi.

A seguito delle parole di Di Maio, i maggiorenti del Centrodestra si sono incontrati ieri a Palazzo Grazioli, per concordare la strategia da tenere oggi al Quirinale. Secondo diverse indiscrezioni, la tensione fra Matteo Salvini e Berlusconi sarebbe stata alta, ancora una volta, con il leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni impegnata a fare da “pontiere” fra i due. I 5 stelle hanno chiesto a Forza Italia di non partecipare all’esecutivo giallo-verde (guidato da un nome politico leghista) ma dare comunque un appoggio esterno, una posizione che gli azzurri non sarebbero intenzionati ad assumere per niente.Berlusconi resta aperto all’idea di un governo del presidente, da condividere – magari – con il Partito Democratico, progetto del tutto avversato dal Carroccio.A causa del mancato raggiungimento di un accordo, i tre leader si sono riuniti di nuovo stamattina, nel tentativo di una quadra in extremis.

Dopo gli scontri della scorsa settimana, e il prevalere delle posizioni renziane, dal Pd sembra emergere una voce univoca: restare aperti alle direttive del Capo dello Stato. Non un sostegno ad esecutivi Di Maio o Salvini, sì al confronto con tutti. In serata, il Presidente del Consiglio uscente Paolo Gentiloni è tornato in tv, nella trasmissione di Fabio Fazio, a confermare le posizioni dei democratici: “Dire No a Mattarella sarebbe dire No al Paese. La proposta che farà il Presidente la prenderemo in considerazione positivamente in ogni modo. Nel Pd Mattarella troverà un interlocutore positivo”.


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