Ucciso 40 anni fa in una sparatoria: ricordato il carabiniere Cavoli - Live Sicilia

Ucciso 40 anni fa in una sparatoria: ricordato il carabiniere Cavoli

Era impegnato nella ricerca di Giuseppe Zanghì che fu l'autore anche degli spari che lo uccisero

MONTEMAGGIORE BELSITO (PA) – Questa mattina, presso la stazione carabinieri di Montemaggiore Belsito, comune in provincia di Palermo, si è svolta la cerimonia di commemorazione del 40° anniversario della morte dell’App. Giuseppe Cavoli, Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri.

La cerimonia ha avuto inizio alle ore 11:00, nei pressi della targa collocata all’interno della Stazione, alla presenza del Ten. Col. Giulio Modesti, comandante del gruppo carabinieri di Monreale, con una rappresentanza di militari e della locale sezione A.N.C., dei familiari del caduto, del sindaco del comune di Montemaggiore Belsito Antonino Mesi, del cappellano militare don Salvatore Falzone e del parroco don Salvatore Panzarella. Nella circostanza è stata deposta una corona di fiori. 

L’appuntato Cavoli era effettivo al comando stazione di Montemaggiore Belsito. Il 21 gennaio 1983, durante la ricerca di Giuseppe Zanghì, sottrattosi al controllo durante il tragitto per Palermo per il suo ricovero coatto presso una struttura sanitaria, i Carabinieri della Stazione di Montemaggiore Belsito, a bordo di una Fiat Campagnola condotta dal Brig. Antonio Siviero, con a bordo il Brig. Santo Gambino, Comandante della Stazione, e l’Appuntato Cavoli, mentre transitavano su corso Re Galantuomo, a velocità ridotta per la presenza di neve, venivano fatti oggetto di colpi d’arma da fuoco sparati dallo stesso Zanghì con un fucile da caccia. L’Appuntato Cavoli veniva attinto mortalmente mentre il Brig. Siviero veniva ferito. L’omicida fu arrestato poco dopo.

Il 21 gennaio 1986 il Comune di Montemaggiore Belsito ha collocato all’ingresso della locale Stazione Carabinieri una targa recante la scritta: “I cittadini di Montemaggiore Belsito all’Appuntato dei Carabinieri Giuseppe Cavoli nel ricordo delle sue doti umane e del suo sacrificio. 21 gennaio 1986”.

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