Ucraina, Casellati: "Il Parlamento sia determinante" - Live Sicilia

Ucraina, Casellati: “Il Parlamento sia determinante”

La presidente del Senato interviene sulle questioni internazionali.
POLITICA
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PALERMO – “Ritengo fondamentale che, come avverrà in settimana, il presidente Draghi venga a riferire al Parlamento sugli esiti della visita negli Stati Uniti e del suo confronto con il presidente Biden. E’ qui che il Parlamento dovrà avere un ruolo determinante nell’ascoltare e nel decidere gli indirizzi da dare al governo”. Lo afferma la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, in un’intervista al Corriere della Sera.

La soluzione negoziale secondo la presidente va ricercata “a livello internazionale, mettendo attorno al tavolo non solo Russia e Ucraina, ma anche le grandi potenze, come gli Stati Uniti, la Cina e ovviamente l’Unione Europea. Ma parlo di una Ue che non sia a rimorchio degli altri – precisa – , ma che sappia affermare una sua autonoma politica estera e di difesa, superando divisioni e incertezze che la condannano all’irrilevanza. Basterebbe dunque una volonta’ politica comune di costruire un esercito europeo che vorrebbe dire, come tutti sanno, che un altro pezzo di Europa e’ stato fatto”.

Con la crisi economica portata dalla guerra e l’inflazione crescente secondo Casellati “serve con urgenza un cambio di passo sostanziale verso una profonda revisione del Pnrr – prosegue -. In questa direzione, e’ urgente superare le divisioni tra Paesi frugali e non, che sembravano appartenere al passato. E, a ragione, a mio parere Draghi si sta battendo per una modifica dei Trattati europei per eliminare la regola dell’unanimita’. Un paradosso intollerabile perche’ la dittatura di una minoranza finisce per sacrificare gli interessi reali della maggioranza. Un grave vulnus alla democrazia”.

Quattro mesi fa Maria Elisabetta Casellatiera la candidata del centrodestra per il Quirinale. “E’ un onore essere stata la donna piu’ votata alle elezioni presidenziali nella storia della Repubblica – conclude -. Quanto ai franchi tiratori, le elezioni presidenziali passate hanno visto cadere nomi illustri, come Prodi e Fanfani, sotto il fuoco amico. Cercarne le ragioni e’ un esercizio che non mi appassiona, anche perche’ spesso come la storia ci insegna di ragioni vere non ce ne sono”.


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