Ufficio grandi eventi, si chiude| "Così rinascerà la cultura" - Live Sicilia

Ufficio grandi eventi, si chiude| “Così rinascerà la cultura”

Il sindaco chiude uno degli storici uffici dell'era Cammarata, da cui sono passati il Kal's Art, i Festini di Santa Rosalia e i piani di comunicazione. Giambrone: "Finisce così una gestione separata e anomala della cultura".

PALERMO, la decisione di Orlando
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Se ne va un altro pezzo dell’amministrazione Cammarata. Il sindaco Leoluca Orlando ha infatti firmato oggi l’atto amministrativo con il quale ha chiuso l’ufficio Grandi eventi, assegnandone competenze, strutture e personale all’assessorato per la Cultura guidato da Francesco Giambrone.

Un atto non da poco, considerando l’importanza strategica che questo ufficio, negli ultimi dieci anni di centrodestra, ha rappresentato per la città. L’ufficio, creato nel 2001 e guidato dal fedelissimo Massimo Collesano, poi andato come dirigente all’Amia, è stato il centro nevralgico di tutte le grandi attività culturali e non di Palermo. Dal Kal’s Art al Festino di Santa Rosalia, dalle manifestazioni per Natale e Capodanno ai faraonici piani di comunicazione, con soldi a pioggia per televisioni e giornali.

“Si tratta di un provvedimento volto a razionalizzare l’organizzazione e la rinascita del settore della cultura – ha spiegato Orlando – che è essenziale per uno sviluppo vero della comunità. A questo primo provvedimento ne seguiranno altri che porteranno progressivamente, sempre sotto la gestione unica dell’assessorato alla Cultura, tutti i diversi e frammentati uffici che oggi, a vario titolo, si occupano dell’argomento”.

La sensazione, comunque, è che l’inquilino di Palazzo delle Aquile stia cominciando, passo dopo passo, ad eliminare uomini e centri di potere dell’era Cammarata. E’ di ieri il siluramento del comandante Serafino Di Peri e del capo di gabinetto Sergio Pollicita, al cui posto è andato l’orlandiano Gabriele Marchese. E altri provvedimenti, in questo senso, sono annunciati nei prossimi giorni. “Finisce così una gestione separata e anomala della cultura”, ha commentato l’assessore alla Cultura Francesco Giambrone, che ha aggiunto: “Le politiche per la cultura avranno così un’unica regia”.

Negli ultimi dieci anni, l’Ufficio sito prima a Palazzo Ziino e poi a Palazzo Galletti, guidato nell’ultimo scorcio di sindacatura da Magda Di Liberto e prima ancora da Tony Rizzotto, è stato più volte al centro di feroci polemiche e da lì sono passati il superconsulente Davide Rampello e personaggi del calibro di Philippe Daverio e Alfio Scuderi. Grandi eventi, che spesso hanno fatto rima con grandi finanziamenti e più di una volta con grandi sprechi.


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