Ugl Giovani: "Quanti danni | dalle donne della Formazione" - Live Sicilia

Ugl Giovani: “Quanti danni | dalle donne della Formazione”

"I danni bisognerebbe chiederli al governatore. I fatti gli hanno dato torto. Corsello, Scilabra e Monterosso non sono bastate".

la nota del sindacato
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PALERMO – “Tutte le donne del Presidente. Se fosse stato un film, avremmo potuto sceglierlo come titolo della kafkiana vicenda legata (da ultimo) al Piano Giovani. Ma purtroppo, come spesso accade per le vicende riguardanti la politica/burocrazia siciliana, non siamo di fronte a un film, in quanto la realtá ha superato di gran lunga la fantasia”. Lo dice in una nota Felice Panebianco, coordinatore regionale di Ugl Giovani Sicilia.

“Lasciamo quindi il campo dell’immaginazione – prosegue – e passiamo alla cruda cronaca, che ci consegna una situazione di aperto conflitto tra politica e burocrazia, tra l’Assessore Scilabra e la Dirigente Corsello, quindi tra la ‘mente’ e il ‘braccio’ del delicato mondo della formazione. Le donne, appunto, del Presidente Crocetta. Scelte (e difese) da lui. Ed è pertanto a lui che bisognerebbe chiedere il conto dei danni causati dalle ‘Signore della Formazione’. Approssimazione, scontro istituzionale, danno d’immagine (e quasi sicuramente erariale): ci chiediamo cosa manchi ancora per un intervento energico del presidente Crocetta – continua Panebianco -. Va bene che la Scilabra è la pupilla del fidato Lumia e che la Corsello probabilmente garantisce determinati equilibri (magari con un’altra donna del Presidente, la “evergreen” Monterosso), ma una scelta il nostro ‘caro’ (nel senso che ci sta costando molto la sua elezione) presidente dovrá pure prenderla. Magari mettendo da parte le proprie donne e individuando persone capaci di sciogliere questa matassa sempre più districata (e che evitino di farci fare in continuazione figuracce in mondovisione…)”.

“A pochi mesi dalla sua elezione, l’Ugl Giovani aveva proposto al presidente Crocetta la costituzione di una Consulta per le politiche giovanili costituita da under 35 competenti nei vari settori per coadiuvare le strutture regionali in tali campi. Siamo ancora in attesa di una risposta (anche negativa). Evidentemente il Presidente Crocetta ha pensato che bastassero le sue donne. I fatti gli hanno dato torto. Ora non resta che tentare di mettere l’ennesima toppa, sapendo già che sicuramente non basterà a risolvere i danni oramai causati. I giovani siciliani fuggono dalla propria terra, perché non credono più (come dargli torto) nelle istituzioni che dovrebbero (anzi, devono) garantire le uguali chances di crescita e di opportunità. E con loro, purtroppo, fugge anche la speranza di immaginare un futuro migliore per la Sicilia”.


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