“Un bando in autunno e uno nel 2021 | La Regione torna ad assumere”

Ma come, se l’80% dei dipendenti regionali si gratta la pancia che motivo c’è di fare nuove assunzioni. Incongruenze della politica siciliana?

Ecco svelato il gioco sporco: prima si calunniano i dipendenti regionali raccontando che sono incapaci e lavativi (e non meritano nessuna promozione), e poi si fanno i concorsi per i posti migliori a favore di una folta schiera di nuovi potenziali elettori.
Che furbata! Bravi.

Direi che prima di tutto occorre rispettare la legge già in vigore (dal 2007) specie quando suffragata da una sentenza della Corte Costituzionale che prevede l’assunzione dei catalogatori, cosi come sbandierato sulla pagina principale del sito della Regione Siciliana

Conferma che quella di musumeci era una vergognosa sceneggiata alla Mario Merola o, più precisamente, alla crocetta. D’altra parte il livello è uguale se non peggiore.

L’assessore Grasso dimentica che molti dipendenti regionali lavorano con mansioni superiori rispetto alla qualifica che hanno.

Nel 2015 hanno approvato la legge regionale numero 9 che ha previsto l’inizio del prepensionamento in massa dei dipendenti che si concluderà nel dicembre 2020.
All’epoca lo hanno tanto decantato perché si raggiungevano due scopi, il primo la riduzione del personale in quanto in eccesso, all’incirca 18.000, ed il secondo la riduzione dei costi del personale.
Oggi si pubblicizza il ritorno ai concorsi per mancanza di personale e di professionalità, sparando a zero sui rimanenti dipendenti accusandoli di non fare nulla.
Il risultato: l’Amministrazione oggi è al collasso per le decisioni della politica, di queste Super menti, che hanno avallato la fuga di tutti coloro che non hanno avuto il tempo di trasmettere il loro bagaglio di competenze, esperienze, professionalità acquisite in 35 anni di servizio ai colleghi che sono attualmente in servizio.
Finalmente si è delineato il piano della Politica, creare posti per assumere nei prossimi anni personale a vario titolo e chissà con quali criteri, la verità è che non cambia nulla.
Intanto sicuramente i primi che scalpitano sono i neolaureati appena selezionati, che verranno molto probabilmente stabilizzati senza concorso pubblico, noi siamo pronti a vederne delle belle appena si renderanno conto a quello a cui stanno andando incontro sia dal punto di vista professionale che economico, i tempi d’oro sono finiti da almeno 20 anni.

Mi auguro che prima di dare seguito alle nuove assunzioni, si proceda alla stabilizzazione dei dipendenti ex Albo partecipate, attualmente assunte tramite la SAS, con un contratto di 12 ore e 50 settimanali, che da ben due anni attendono l’ampliamento delle ore di lavoro.
Si precisa che tale personale è altamente qualificato e che proviene da società che sono state ingiustamente dismesse e che dopo quasi vent’anni di onesto lavoro, si ritrovano ad essere inquadrati con contratti da sub-precariato (elemosina!)
Questo personale non è mai stato abituato a svolgere mansioni lavorative al di sotto del proprio livello, ma oggi il trattamento che gli viene dedicato denigra sia la professionalità che la dignità personale.
Ci auguriamo che l’assessore e il governo regionale tutto, prenda atto di quanto esposto, confidando che tutto venga gestito con la “diligenza del buon padre di famiglia”

Mai visto un governo più scarso e bugiardo.