Un catalogo "online" per pedofili |Arrestato un 38enne - Live Sicilia

Un catalogo “online” per pedofili |Arrestato un 38enne

La polizia postale ha trovato e sequestrato 55 mila file tra foto e video pedopornografici. L'inchiesta parte da una segnalazione di Meter, l'associazione fondata da don Fortunato Di Noto.

abusi sessuali su minori
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CATANIA – Aveva messo su Internet circa 55 mila tra immagini e video a contenuto pedopornografici ‘catalogandoli’ per genere, con contenuti particolarmente crudi riguardanti anche bambine in tenerissima età coinvolte in abusi sessuali con adulti ed in alcuni casi con animali. Materiale che gli è stato trovato a casa facendo così scattare per un 38enne disoccupato della provincia di Udine l’arresto, in flagranza di reato, da parte della polizia di Stato. L’uomo, indagato per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico, era al centro di due distinte attività d’indagine condotte rispettivamente dai compartimenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Catania e di Torino.

Secondo l’accusa, l’indagato, era attivo su Internet da diverso tempo. Si procurava il materiale e dopo averlo catalogato e selezionato lo metteva a disposizione degli utilizzatori della rete mediante spazi web e blog che creava e curava personalmente. Quando i gestori degli spazi web si accorgevano dei contenuti illeciti e provvedevano a sospendere il servizio, il soggetto noncurante li ripristinava. Durante una perquisizione, disposta dalle Procure Distrettuali di Catania e Torino, è stato rinvenuto un ingente quantitativo di materiale pedopornografico che è stato sequestrato. Il 38enne è stato bloccato dalla polizia mentre condivideva filmati e foto con altri utenti della rete secondo una modalità che gli permetteva di procurarsi anche un guadagno mediante un articolato sistema di collegamenti associati alle immagini ed ai video che lo stesso pubblicizzava attraverso un proprio blog. Il guadagno di alcune migliaia di euro, scaturiva da banner pubblicitari che riconduceva poi a contenuti illeciti. A Catania, l’indagine è stata avviata a seguito di segnalazione dell’associazione Meter di don Fortunato di Noto. (ANSA)


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