La politica dei saldi affascina il Presidentissimo Zamparini e così la fila ai botteghini è ancora una volta lunga, contenta e curiosa. Agli ingressi del Renzo Barbera (o Favorita se preferite), la moltitudine di gente è veramente varia e allegra. Si arriva con moglie, figli, con cucini, zii e niputi, amici, parienti e canuscenti e con sorrisi a trentadue denti che neanche la famosa pasta del capitano sa regalare…
Per restare in tema di supermercati tanto cari al Presidentissimo, dobbiamo dire che la gente spende e spande sia in cibarie, che in souvenir da stadio, in amuleti e passatiempi. Un vero e proprio “businissi” per tutti, chissà se domani non brevetteranno anche le noccioline ed i pipittuna con lo stemma della nostra beneamata aquila reale, tanto per incrementare gli affari.
Sugli spalti il sole è cocente e le “tigne”, pralinate da beffarde goccioline di sudore nostrano, disegnano un arcobaleno bizzarro che richiama una forma di pace e di solidarietà che unisce il popolo rosanero a quella sporca dozzina di sostenitori della Lazio, in ricordo di gente come Moris Carrozzieri, Gabriele Sandri , gli ultras ed i diffidati d’Italia. La gente applaude ma subito dopo gli scappa un fragoroso “vaffa” per gli avversari biancazzurri che devono lasciare ad ogni costo lo scalpo ed i tre punti.
L’andamento a “passu ri granciu” dei rosanero tiene banco nel pre-partita ed i commenti sono dei più coloriti. “A Siena ancora ‘na spiettanu pi darinni i tri punti….”; “Faciemu resuscitari i muorti… ca mancu ci pari vieru”; “Ruminica, ca iamu a giucari cu l’ ‘Atlanta’….vogghiu viriri si un currinu,..unnu sannu ca finiu u firm”.
Mah… che dire. Sembra proprio che i tifosi abbiano le idee chiare e qualcuno fa il paragone con il Palermo di Gianni Di Marzio che con Centofanti e Rizzolo sapeva vincere solo in casa e naufragava fuori…fino a centrare la retrocessione!!!!! Oggi però si gioca in casa e l’inno di battaglia risuona a 1000 WATT di potenza, tanto che ormai anche a Villa Sofia riconoscono le note dei Pirati dei Caraibi, l’inno alla gioia, Beppe Palmiggiano, Max Sajeva, Rgs e “tutti i … camurrie varie”. L’unico problema è che con l’eco a Villa Sofia sono certi che dentro lo stadio ci siano forme di Parmiggiano e torte Savoia, per il resto la musica non interessa.
La partita ha inizio e subito Miccoli stappa la sua dodicesima bottiglia di Don Perignon: guizzo in area, sgambetto galeotto e rigore. Rincorsa e rete. Uno a zero e palla a centro, mentre il Romario del Salento indossa una maschera sottratta a Rey Mysterio, eroe del Wrestlyng di americana regia. A questo punto ben s’intuisce che il più è fatto e tutti i ventidue in campo con l’aggiunta della terna arbitrale (o meglio quaterna così si vince di più) si rilassano a tal punto che ci mancano… i graniti, i sdraiu e i tavulina pu scupuni…!!!
Complice il caldo sahariano, il gioco diventa un optional. Ognuno s’impegna con ventagli e fazzulietti… picchi a sinnò u suonnu fussi patruni. Mentre a Liverani si ci ammacca una fiancata della sua preziosa coscia sicca, Guana, Bresciano e Migliaccio ne approfittano per una spuntatina alle basette. Insomma, uno spettacolo…mancato!
Il secondo tempo ricomincia per obbligo di contratto ed ogni tanto qualcuno degli spettatori presenti si sveglia per dare un’occhiata al campo. Ad un certo punto, mentre tale “Zazà Zarate” palleggia a bordo campo, accade l’imprevedibile. Il con cui Zazà gioca, scivola in campo e nell’andarlo a raccogliere “Zazarazazazzà” s’inventa un dribbling su Amelia che ancora si domanda da dove sia arrivato stu cocci uri tacca, ca signò u pareggiu. .Fortunatamente, come dicevamo prima, stanno dormendo tutti e quindi Amelia come se niente fosse, è lesto a raccogliere la palla dalla sua porta ed a rimetterla in gioco come se niente fosse. Ed infatti niente ci fu, sempre uno a zero stiamo e chi è c’è cuosa? Si riprende a dormire ed a sognare ognuno per i…”cabasisi” suoi, finchè in preda ad un’istinto sonnambulo, una gran pallonata colpisce ‘nta mpigna Migliaccio e tutti si svegliano scoprendo che stiamo due a zero e la partita è finita.
Prima di andare in pace, Zampa di Legno, memore dei precedenti e da perfetto financial manager provvede a distribuire personalmente ai tifosi rosanero accorsi, trentamila flaconi di maalox che all’occorrenza potranno servire per la prossima trasferta di Atlanta…che poi è quella che …”un domani si vedrà!!!!