SAN FRATELLO (MESSINA) – Doppia cerimonia a San Fratello, nel Messinese, dove il comune ha conferito la cittadinanza onoraria a Stefania Craxi e ha intitolato l’eliporto e l’adiacente piazza al padre Bettino, leader socialista, discendente dalla nobile famiglia Velasquez residente da secoli nel territorio del comune nebroideo. Presente anche l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao.
Durante la cerimonia, il sindaco Salvatore Sidoti e una delegazione di cittadini hanno tributato al leader socialista una lunga serie di attestazioni di stima, per il lustro che Craxi ha dato al piccolo comune, noto anche per i famosi cavalli sanfratellani. Stefania Craxi ha sottolineato “le grandi potenzialità della Sicilia, terra ricca di opportunità che bisogna imparare a sfruttare”. E accennando alla vicenda giudiziaria che ha riguardato il padre, ha sostenuto che “la storia darà ragione allo statista socialista”.
(ANSA).
Lo dice Giuffrè, lo dice Spatuzza…
Quale imprenditore del nord si metterebbe in casa un pregiudicato a fare lo STALLIERE??!!
Uno che vuole fare affari con cosa nostra!
Solo gli orbi possono non vedere!
Anche mia figlia ha capito…………..ma non da ora……….
gli orbi, e gli elettori del berlusca
E’ proprio vero. Assistiamo impotenti al fenomeno della fuga dei cervelli all’estero. Basta leggere alcuni interventi dei soliti tuttologi per rendersi conto della drammaticità del momento che viviamo.
Burlesquonista?
Mangano=stalliere?
Ruby=nipote di Mubarak?
Ci sono tuttologi e nullologi.
I nullologi manco conoscono le vicende di Vittorio Mangano, assassino mafioso del mandamento di Porta Nuova, negli anni ’70, alloggiò presso la villa di Arcore dove ufficialmente aveva le funzioni di “stalliere”.
Lo aveva assunto il Burlesquoni su raccomandazione del palermtano Dell’Utri.
Ai tempi era già stato arrestato truffa, emissione di assegni a vuoto, ricettazione, lesioni volontarie, tentata estorsione.
I pentiti dicono che era stato mandato da Stefano Bontate e al processo contro il senatore Marcello Dell’Utri per concorso esterno in associazione mafiosa, la Cassazione ritiene PIENAMENTE PROVATO l’incontro tra Bontate e il Burlesquoni .
Borsellino in una famosa intervista fatta poco prima di morire affermò che Mangano era “uno di quei personaggi che erano i ponti, le teste di ponte dell’organizzazione mafiosa nel Nord Italia”.
Ma per i nullologi Vittorio Mangano era uno stalliere.