Un fondo da cinque milioni di euro per le cooperative che gestiscono patrimoni confiscati alla mafia. L’iniziativa è frutto di un accordo fra Unipol Banca e Unifidi Sicilia, che con il sostegno di CNA e Legacoop intendono agevolare in questo modo le iniziative imprenditoriali impegnate a riportare nella legalità i beni confiscati. Le coop che gestiscono patrimoni sottratti alla mafia, infatti, spesso non sono nelle condizioni di fornire le garanzie necessarie ad ottenere prestiti dalle banche. Di questa iniziativa si è discusso oggi a Palermo, nel corso di un convegno dal titolo “Il credito alle cooperative e i finanziamenti per le coop che gestiscono i patrimoni confiscati”. “Abbiamo pensato ad una base di investimento di cinque milioni di euro – ha detto il presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini – per dar vita ad una strada concreta e tangibile e per far crescere in Sicilia un mercato libero e pulito. È importante sostenere cooperative di giovani, specie se impegnate nella ‘conversione’ di beni che prima erano della criminalita’”.
Unifidi Imprese Sicilia, il consorzio di garanzia fidi creato dalla CNA che raccoglie circa 8.500 imprese nell’Isola, servirà dunque da “collettore” fra le imprese e gli istituti bancari convenzionati (Unipol Banca e Banca Etica) per fornire le garanzie necessarie per l’accesso al credito. L’ammontare massimo di garanzia concessa sarà pari all’80% del finanziamento erogato.
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