Passo indietro e nuovo partito | Lombardo "chiude" l'Mpa - Live Sicilia

Passo indietro e nuovo partito | Lombardo “chiude” l’Mpa

L'assemblea congressuale di Villa Igiea, annuncia lo stesso governatore, sarà l'occasione per l'ultimo intervento pubblico di Lombardo. Verrà varato un nuovo movimento, con un portavoce (Pistorio?) e un direttivo. D'Agostino: "Guardiamo al futuro"

Oggi l'assemblea regionale
di
4 min di lettura

Sarà il giorno del “passo indietro”. Quello in cui Raffaele Lombardo lascerà il volante dell’Mpa a un gruppo di dirigenti. Anzi, la macchina da condurre verso le prossime elezioni regionali potrebbe anche subire una bella “riverniciata” e, magari, cambiare nome.

L’assemblea congressuale dell’Mpa, prevista domenica mattina a Villa Igiea, comunque, segnerà un solco. Quello tra il “movimento che fu”, e che lo stesso governatore, poche settimane fa, ha fortemente criticato. E quello che sarà. Anche nell’ottica delle prossime alleanze.

“Sarà il mio ultimo intervento – ha confermato infatti Lombardo – di fronte a un pubblico superiore alla tre persone. Daremo vita a un nuovo movimento politico. Io confermo che lascerò la politica, e non sarà un addio graduale, ma brusco, come quando ho smesso, da un giorno all’altro, di bere caffè”

Lombardo va via. Ma vuole lasciare qualcosa. Per ispirerà la mutazione del partito, che cambierà “formula”. Non più un movimento “monocratico”, motivo delle critiche di big fuoriusciti come Musotto e Leanza. Ma una organizzazione che potrebbe prevedere la classica figura del segretario regionale, oppure un “modulo tattico” differente, con un portavoce a coordinare una sorta di direttivo “di persone interne ed esterne al partito”, precisa Lombardo. E nel quale sarà certamente presente una donna. Già, le donne. Saranno loro ad anticipare, di un un giorno, la convention dell’Mpa, con un’assemblea coordinata da Margherita Ferro (lei, o magari Rossana Interlandi potrebbero essere del direttivo). Nel corso dell’evento sarà presentato il blog www.donneperlautonomia.it. Un fatto che può apparire secondario, ma che rispecchia, invece, la volontà di imprimere una nuova direzione al partito. Più orientato alla partecipazione dal basso. Alla militanza.

Un cambiamento di visuale favorito, appunto, dal passo indietro di Lombardo. Anzi da “due passi indietro” annuncia il governatore. “Sono ancora in forze – ha detto Lombardo – per costruire una fase nuova, certo conclusiva, della mia vita dopo 40 di attività politica che è stata assorbente al massimo. Io resterò dietro le quinte: la mia esperienza e il mio contributo non lo farò venire meno a chi me lo chiederà. Io credo -ha aggiunto – che l’avvenire sia nell’agricoltura, nonostante la drammatica crisi, e io continuerò la tradizione della mia famiglia”. E a chi gli chiede se, al suo posto potrà arrivare un parente, magari suo figlio, Lombardo risponde: “I miei figli sono persone in gamba e mature per fare delle scelte in assoluta autonomia. Non mi sento di incidere assolutamente nelle loro valutazioni: ciascuno di loro sceglierà cosa fare, il piccolo ha buona propensione per la politica”.

Ma intanto c’è da ricostruire la dirigenza del partito. E in questo senso, i nomi più ricorrenti per la carica di segretario regionale o portavoce sono quelli dell’ex assessore regionale Giovanni Pistorio e del capogruppo all’Ars Nicola D’Agostino. “Io non credo – puntualizza però il deputato regionale – che questa sia oggi una questione fondamentale. Domenica, la cosa più importante sarà quella di ridefinire la mission del partito, senza certamente rinnegare l’operato di questi anni che io giudico molto positivo e in certi casi persino rivoluzionario”. Ma è giunto, appunto, il momento di guardare al futuro. “Dopo questi anni di riforme e di rigore – aggiunge D’Agostino – il nostro impegno dovrà essere orientato verso le nuove emergenze. Dobbiamo pensare allo sviluppo della Sicilia, alla riorganizzazione dell’economia dell’Isola. E puntare soprattutto sugli interventi che favoriscano l’industria produttiva”.

Pensare al futuro, però, significa anche guardare alle prossime, ormai imminenti elezioni regionali. E in questo caso, l’Mpa si muove all’interno della confederazione del Nuovo Polo. Ma con chi correrà questa aggregazione di partiti? “Io personalmente – dice D’Agostino – ritengo che sarebbe molto utile riallacciare i fili dell’alleanza col Pd. E anche con l’Udc. La mozione di sfiducia? Ce l’hanno annunciata tutti i partiti. Ma con qualcuno dovremo dialogare”. Magari anche col centrodestra, che ha già lanciato messaggi di apertura agli autonomisti del “dopo Lombardo”. “Non abbiamo preclusioni – ha puntualizzato D’Agostino – nemmeno nei confronti del Pdl. A patto che decidano di cambiare linguaggio e di parlare il nostro: quello delle riforme. Se qualcuno nel centrodestra – ha aggiunto – ritiene invece che si possa andare verso la restaurazione di un vecchio sistema fondato su interessi schifosi, allora non sarà possibile alcun dialogo”. Nessuna ricostituzione del vecchio centrodestra, insomma. Perché domani dovrà pur essere il giorno del passo indietro. Ma non in tutti i sensi.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI