Una data scolpita nella storia |Messina head coach per una notte - Live Sicilia

Una data scolpita nella storia |Messina head coach per una notte

Ettore Messina e lo staff degli Spurs (foto ESPN)

Assente Popovich per problemi di salute, i San Antonio Spurs sono scesi in campo contro Indiana guidati dall'ex allenatore di CSKA Mosca e Real Madrid. Esordio con vittoria, grazie anche ad una sua vecchia conoscenza come Manu Ginobili, che lo riempie di elogi: "È stato grandioso vederlo lì".

SAN ANTONIO (STATI UNITI D’AMERICA) – L’emozione sarà durata pochissimo, perché da un lato c’erano i problemi di salute di Popovich e dall’altro una partita da affrontare nella solita maniera. Però, per un secondo, sarebbe stato bello poter entrare nella testa di Ettore Messina e divincolarsi nella selva di schemi e idee, per trovare quella scintilla che sicuramente, prendendo posto in quella poltrona dell’AT&T Center, sarà scattata. Era questione di tempo e già lo si era capito in pre-season, adesso è arrivato il giorno, 26 o 27 novembre che dir si voglia. Perché la storia, questo straordinario coach che da Catania è diventato grande a Bologna e Treviso, prima di diventare super a Mosca, l’ha fatta lì dove il fuso orario ti costringe a cambiar data. Nella notte italiana Ettore Messina è diventato il primo europeo a prendere la postazione da head coach in NBA, sulla panchina dei San Antonio Spurs.

Un giro di parole enorme ma necessario per non scadere in un classico “primo europeo ad allenare in NBA”. Per allenare, allena già da un po’, visto che l’head coach Popovich lo ha voluto accanto a sé già da questa estate e gli ha praticamente consegnato lo scettro di erede designato quando un giorno la sua dinastia dovrà abdicare. Il tempo saprà dirci quando, visto che almeno un paio di volte nel corso della sua carriera Popovich ha avuto la straordinaria capacità di cambiare in corsa il proprio progetto, riproponendo una squadra sempre vincente con un nucleo praticamente invariato. Prendere il suo ruolo per una stagione peserà come un macigno. Prendere quel ruolo nel corso di una partita di regular season NBA, invece, non l’ha mai fatto nessuno prima di Messina, che come spesso si racconta nelle storie di grandi siciliani, dall’Isola è dovuto andar via in età tenera. Un sacrificio che oggi ci regala l’ennesimo orgoglio, dopo scudetti, coppe ed Euroleghe. Il tutto in un’organizzazione che cestisticamente parlando è la più attrezzata e competente del pianeta, con una squadra che porta alle dita gli anelli di campione del mondo in carica.

Tra quei campioni del mondo ce n’è uno che è stato letteralmente forgiato da Messina, che probabilmente avrà fatto il suo nome quando in casa Spurs si è pensato al dopo-Popovich. Manu Ginobili, uno che a Messina deve tanto e viceversa, è stato protagonista anche nella prima del coach siciliano in NBA. Una prima conclusasi con una vittoria, giusto per chiudere in bellezza una serata da incorniciare, grazie anche ai 28 punti del “suo” Ginobili, MVP della sfida contro gli Indiana Pacers e incensato nel post-match dallo stesso Messina: “Ho detto a Manu che gli devo un’altra vittoria nella mia carriera – ha ironicamente sottolineato Messina – il suo sforzo e il suo desiderio sono stati contagiosi”. Complimenti a cui Ginobili ha ricambiato con piacere: “È stato grandioso vederlo lì e provare a scuotere la squadra, sgridandoci quando era scontento. Mi fa realmente pensare a tredici anni fa. Sono felice per lui, so che non è facile rimpiazzare Popovich, anche se è solo per una partita”.

Sostituire uno dei più grandi allenatori della storia di questo sport non sarà facile, ma quello di Messina è l’ennesimo passo di un’inequivocabile apertura del basket NBA verso i maestri del vecchio continente. A Cleveland, casa Lebron James, le chiavi della macchina sono in mano a David Blatt, americano con palmares di trionfi in Europa, ultimo dei quali proprio qualche mese fa in Eurolega col Maccabi Tel Aviv. Lo stesso Messina, già qualche stagione fa, aveva assistito l’amico Mike Brown al primo anno di guida dei Los Angeles Lakers. Adesso per lui è arrivata anche la prima panchina e la prima vittoria. Consapevole che tra qualche anno ci ricorderemo di questa serata come una pietra miliare, come una pagina d’inizio di un ennesimo capitolo vincente.


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