PALERMO – Quella per il 2014 sara’ una manovra finanziaria all’insegna del ”rigore”. L’assessore all’Economia, Luca Bianchi, ha gia’ trasmesso il ‘bozzone’ ai dipartimenti e con una apposita circolare, firmata anche dal ragioniere Mariano Pisciotta, da’ tempo fino al 13 settembre ai diversi centri di spesa per formulare le proposte per la stesura dei documenti contabili, le quali dovranno arrivare alla Ragioneria centrale entro il 19 settembre. Si prevedono comunque nuovi tagli alla spesa nella pubblica amministrazione mentre per quanto riguarda gli investimenti a sostegno dello sviluppo si faranno solo ”compatibilmente con le risorse finanziarie acquisibili”. Insomma, come gia’ per l’ultimo bilancio, anche stavolta il governo dovra’ tirare la cinghia dovendo partecipare, si legge nel ‘bozzone’, ”al risanamento dei conti pubblici nazionali, garantendo una rigorosa azione di contenimento della spesa al fine del conseguimento degli obiettivi che il Paese tutto deve raggiungere in sede europea”.
L’obiettivo dell’assessore Bianchi e’ di varare una manovra improntata alla chiarezza, soprattutto sui conti. Ecco perche’, assieme al ragioniere generale, ha dato precisa indicazione ai centri di spesa affinché ”gli stanziamenti proposti per i singoli capitoli di bilancio dovranno essere illustrati in apposite relazioni tecniche contenenti i criteri di determinazione e ogni altro elemento utile per la formulazione della relazione di accompagnamento allo schema di disegno di legge di bilancio che dovrà essere sottoposto alla approvazione della giunta regionale, per il successivo deposito presso l’Assemblea regionale siciliana entro il primo giorno non festivo del mese di ottobre”. Inoltre, ”tutti i rami dell’amministrazione regionale già in fase di elaborazione dei disegni di legge di bilancio e finanziaria per l’anno 2014 e il triennio 2014-2016 sono invitati a individuare, nell’ambito delle proprie attribuzioni, misure dirette al contenimento delle spese e al reperimento di risorge aggiuntive”. Nella relazione tecnica per ciascuna voce di spesa, ogni centro di responsabilità dovrà evidenziare ”gli importi delle obbligazioni giuridiche già assunte e che andranno a scadere nel periodo di riferimento (2014-2016) specificando i singoli esercizi; tali obbligazioni dovranno essere verificate dalle competenti ragionerie centrali, sia nel quantum sia con riguardo alla normativa di supporto, al fine di rilevare possibili margini di contrazione”. E ancora: ”i dirigenti generali dei dipartimenti e i responsabili degli uffici equiparati sono inoltre invitati a predisporre specifici piani operativi triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa, di riordino e di ristrutturazione amministrativa, di semplificazione e di digitalizzazione, di riduzione dei costi di funzionamento, ivi compresi gli appalti di servizio, degli affidamenti alle partecipate e del ricorso alle consulenze attraverso persone giuridiche: detti piani dovranno contenere l’indicazione della spesa sostenuta a legislazione vigente per ciascuna delle voci di spesa interessate e i correlati obiettivi di contenimento in termini fisici e finanziari”. Per quanto riguarda le entrate, ”particolare attenzione – si legge nella circolare Bianchi-Pisciotta – dovrà essere posta nell’individuazione delle assegnazioni dello Stato, dell’Unione europea e di altri enti, avendo cura di indicare tutte le somme a qualunque titolo assegnate alla Regione siciliana, specificando sulla scorta dei relativi cronoprogrammi di spesa, l’anno di competenza”. Tornando alla spesa, l’assessore Bianchi sottolinea che ”sono stati soppressi i capitoli concernenti assegnazioni extraregionali in relazione alle quali non si ha esatte contezza del quantum e della relativa destinazione (Par Fas 2007-2013, risorse del Fas 2000-2006, progetti relativi a programmi di cooperazione territoriale” e analogamente ”risultano soppressi i capitoli relativi ai programmi operativi dei fondi strutturali 2007-2013 (Fesr, Prs, Fep e Fse)”.
L’impatto di questa compartecipazione, in base ad alcuni calcoli effettuato un anno fa, dovrebbe essere superiore al miliardo e mezzo di euro. Il governatore Rosario Crocetta vuole stringere i tempi, in modo da approvare la manovra entro il 31 dicembre, scongiurando il ricorso all’esercizio provvisorio, e soprattutto ”per sottrarre l’esame della manovra alla campagna elettorale per le europee del prossimo anno”, avverte. Crocetta annuncia che sara’ ”un bilancio rigoroso”, ma assicura che ”non sara’ toccata la spesa sociale”. ”Sicuramente – afferma – sara’ riorganizzata la spesa, penso a quella per i trasporti: la Regione spende tanti fondi per i collegamenti marittimi e poi a Lampedusa c’e’ una sola nave quando tutto va bene, mentre il traghetto da Napoli per le Eolie arriva spesso vuoto”.