Una lunga scia di morti| Tanti sospetti, nessuna colpa - Live Sicilia

Una lunga scia di morti| Tanti sospetti, nessuna colpa

La morte di otto bimbi, fra il 2008 e il 2011, portò all'apertura di un'inchiesta. Alla fine l'ospedale di Partinico uscì indenne dalle indagini.

PARTINICO (PALERMO) – Una lunga scia di morti. Tanti sospetti. Nulla di più. Nel settembre dell’anno scorso l’ospedale di Partinico uscì scagionato da ogni ipotesi di inefficienza o deficit logistici. Fu lo stesso pubblico ministero Ennio Petrigni a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta aperta con il cosiddetto modello 45, quello che non prevede né ipotesi di reato né indagati. Un’indagine conoscitiva per capire se ci fosse un collegamento fra quelle morti sospette. Otto in tutto, fra il 2008 e il 2011. Collegamento che non fu trovato. I decessi erano avvenuti in reparti diversi. E diverse erano state le cause. Allo stesso risultato la Procura era giunta tre anni prima nel 2008.

Una lunga scia di decessi, dicevamo. L’ultimo, prima di quello ora denunciato, è datato agosto 2011. La piccola Michelle di 10 mesi morì poche ore dopo il ricovero nel reparto di Pediatria. Si ipotizzò che ad ucciderla potesse essere stata una dose di cortisone durante una trattamento di aerosol. Dalle indagini della magistratura e da quelle dei commissari inviati dall’Azienda sanitaria provinciale venne fuori che per la bambina era stata fatale una crisi respiratoria. Non c’era stata negligenza da parte del personale sanitario. Stessa cosa era avvenuta alcuni mesi prima, quando in ospedale si presentò una donna di 37 anni. Perse la bambina che portava in grembo per un distacco della placenta. Si tratatava di un soggetto a rischio e la piccola aveva il cordone ombelicale attorcigliato attorno al collo.

Nel febbraio del 2011, dopo un periodo di chiusura e commissariamento, il reparto di Ginecologia rientrò in funzione. A escludere l’esistenza di un caso Partinico, pur attuando una rimodulazione dell’organizzazione di medici e infermieri, era stato proprio uno studio commissionato dalla Asp. Dalla comparazione fra il numero delle morti e il bacino di utenza del nosocomio non emerse alcuna anomalia se confrontato con altre strutture italiane simili.


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