"Una nuova area moderata |contro sovranismo e qualunquismo" - Live Sicilia

“Una nuova area moderata |contro sovranismo e qualunquismo”

La nota del capogruppo all'Ars Lo Curto

L'Udc siciliana a Fiuggi
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PALERMO – “A Fiuggi l’Udc si ritrova per la sua tradizionale festa annuale per dare vita ad un dibattito che oggi oltre la rete deve far incontrare le persone. Il tema della ‘forza della ragionevolezza’ richiama alla responsabilità di costruire un’area politica che avvii un dialogo serio sui temi fondamentali e di vero interesse dei cittadini. Ci troviamo di fronte ad un bipolarismo sovranista di destra e ad una sinistra rafforzata nei suoi estremismi dal qualunquismo dei Cinquestelle che governano indifferentemente prima con gli uni e poi con gli altri. L’Italia vive una profonda crisi di democrazia vera, una crisi che mina lo stato di diritto e gli stessi principi costituzionali. Ciò è reso possibile grazie alla propaganda e alla falsa informazione che orienta le idee dei cittadini, distraendoli dai temi su cui costruire il futuro dei giovani, la sostenibilità dell’economia, lo sviluppo e il lavoro che, al contrario, dovrebbero essere al centro dell’agenda della classe politica”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana, intervenendo da Fiuggi dove partecipa alla festa nazionale del partito.

“L’Italia ha bisogno dell’impegno etico e politico dei moderati. L’Udc è la piattaforma di lancio di questa responsabile azione di serio rinnovamento della politica. C’è bisogno di ragionevolezza e moderazione, e non di urla tra chi si odia e poi finge di amarsi o di chi ha trasformato la dialettica e il confronto in scontro che con cattiveria rende attuale la famosa espressione ‘homo homini lupus’. La festa qui a Fiuggi è stata aperta con la presentazione del libro di Borrometi ‘Un morto ogni tanto’. È stato il miglior modo per parlare di libertà di stampa e delle minacce che chi fa giornalismo d’inchiesta riceve dalla mafia e dai gruppi neonazisti. Questo giornalismo si colloca agli antipodi rispetto a chi utilizza l’informazione per fare propaganda violando deliberatamente l’articolo 21 della Costituzione”. 


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