"Una rivoluzione per l'Amat| Riduciamo i disagi degli utenti"

“Una rivoluzione per l’Amat| Riduciamo i disagi degli utenti”

L'assessore Giusto Catania

“Il contratto di servizio sarà approvato dal consiglio comunale prima del bilancio di previsione, lo abbiamo detto e lo confermiamo, anche perché nel contratto ci sarà l’affidamento del tram".

l'assessore giusto catania
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PALERMO – Un accordo con l’azienda e i sindacati anche per combattere l’assenteismo, nuovi mezzi, più autobus in giro di giorno, il contratto di servizio, car e bike sharing. L’assessore alla Mobilità Giusto Catania fa il punto sull’Amat.

Assessore, cosa prevede il nuovo accordo su Amat?
“In questo momento gli autisti dell’Amat lavorano su cinque turni. Noi abbiamo proposto di ridurre i turni a due, mattina e pomeriggio, e di spostare tutti gli autisti e i mezzi in una fascia oraria compresa fra le 6 del mattino e le 21, così da rendere più efficace il servizio nelle ore in cui serve. Dobbiamo evitare, in poche parole, che gli autobus girino di notte vuoti, un servizio che produce chilometri ma che non serve alla città. I dati ci dicono che i passeggeri che prendono l’autobus di notte sono pochissimi, abbiamo scelto quindi di spostare tutto nelle ore diurne: gli autisti lavoreranno quasi otto ore al giorno, invece delle attuali sei e mezza, e avranno due giorni di riposo settimanale anziché due. Questo contribuirà ad andare incontro alle esigenze degli autisti, limitandone le assenze dal servizio. E’ una vera rivoluzione che, dopo 20 anni, modifica gli assetti consolidati dei turni dei lavoratori Amat, visto che oggi dobbiamo fare i conti con numeri più risicati”.

E il servizio notturno sarà abolito?
“No, sarà minimo: quattro, cinque linee che garantiranno un servizio a raggiera partendo da piazza Politeama, con orari precisi e rispettati”.

I sindacati sembrano contenti…
“E’ da giorni che con il cda e il presidente Gristina discutiamo di questa proposta e ci ha fatto piacere che tutte e 7 le sigle sindacali l’abbiano accolta. Confidiamo che questa operazione possa consentire di avere più autobus in circolazione di giorno, visto l’accordo dei dipendenti che saranno così più motivati”.

Quando approverete il contratto di servizio?
“Il contratto di servizio sarà approvato dal consiglio comunale prima del bilancio di previsione, lo abbiamo detto e lo confermiamo, anche perché nel contratto ci sarà l’affidamento ad Amat del tram. La volontà dell’amministrazione e dell’azienda è di mantenere in forza il servizio pubblico, malgrado il doppio tentativo della Regione di uccidere il trasporto pubblico locale in Sicilia. Abbiamo notizie, del resto, che alcune aziende stiano addirittura avviando i licenziamenti e non si deve dimenticare che la Regione deve all’Amat 55 milioni di euro per servizi già resi e ha tagliato in cinque anni 30 milioni di euro solo a Palermo, di cui sette nel 2015. Malgrado ciò, Amat per la prima volta dopo tanti anni chiude il bilancio in attivo: 70mila euro sono pochi, è vero, ma nel 2012 c’era un passivo di 11 milioni e quando ci insediammo il vecchio presidente notificò all’amministrazione un decreto ingiuntivo di 90 milioni. Adesso non ci sono più disallineamenti, il che è frutto di un lavoro fatto in questi anni e finalizzato a evitare che l’azienda facesse la fine di Amia e Gesip. Le pulsioni di privatizzazioni erano tutte in pista, in quel momento. Questo accordo è importante proprio perché va letto in un contesto così difficile”.

Non mancano le lamentele dei cittadini, però…
“Da oggi sono in circolazione i nuovi autobus e alcuni di questi saranno impegnati per la linea Unesco, abbiamo avviato le procedure per comprarne altri 18 e presto partirà l’iter per gli 87 previsti dal Pon Metro. Inoltre in giunta abbiamo ridotto gli abbonamenti per gli over 65 che, insieme agli studenti, sono le fasce su cui bisogna investire. Amat continua a puntare sul trasporto di massa, come dimostra il fatto che il tram entrerà in esercizio entro l’anno e che si aggiungerà a bike e car sharing. A questo proposito, tra poche settimane avremo le prime stazioni di bike sharing malgrado, ripeto, il tentativo esplicito della Regione di uccidere il trasporto pubblico locale. Ma è bene chiarire una cosa: il Titolo Quinto della Costituzione dice che il trasporto pubblico è di competenza completa della Regione e quindi, quando i cittadini vivono sulla propria pelle il disagio, è bene che sappiano che la responsabilità primaria è della Regione e delle sue scelte sciagurate. Noi stiamo provando a ridurre i disagi dei cittadini, con azioni concrete e non solo a parole”.

 


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