UniCredit risponde ad Agen:| "La nostra condotta è regolare" - Live Sicilia

UniCredit risponde ad Agen:| “La nostra condotta è regolare”

All'indomani della dura accusa mossa da Confcommercio nei confronti di Unicredit, i vertici della società bancaria mettono in chiaro la loro versione: "Noi non abbiamo responsabilità".

CATANIA – Un prestito, una somma lasciata in cauzione, centinaia di commercianti – associati a Confcommercio – che dopo aver estinto il debito aspettano da mesi e mesi la restituzione della loro caparra. È riassumibile in questi pochi passaggi l’odissea vissuta da tanti imprenditori siciliani costretti dallo scorso anno al blocco dei loro soldi.  All’indomani della dura accusa mossa da Confcommercio nei confronti dell’istituto Unicredit Banco di Sicilia, i vertici della società bancaria mettono in chiaro la loro versione: “Noi non abbiamo alcuna responsabilità”.

La replica. “Unicredit conferma la regolarità del proprio comportamento nei confronti degli associati COFIAC, che hanno onorato i loro impegni nei confronti della banca. Non siamo tenuti a restituire agli associati le cauzioni richieste dalla COFIAC: questa responsabilità è in capo al Confidi. Il blocco della restituzione delle somme vincolate sul Fondo Rischi deriva dalla necessità di una ricostruzione delle posizioni ancora garantite da quelle non più garantite, stante la decisione unilaterale dello stesso COFIAC di ritenersi liberato da tutti gli impegni nei confronti della banca, per non avere la stessa banca perseguito la clientela con azioni giudiziarie entro i 6 mesi dall’inadempimento”.

Una risposta che stando a quanto dichiarato dall’ufficio stampa dell’istituto bancario a LiveSicilia sarebbe stata già chiarita ai clienti delusi nonché ai loro legali. “Nelle comunicazioni inviate sia a COFIAC che ai nostri clienti abbiamo spiegato le nostre ragioni derivanti dalla Convenzione sottoscritta con la banca nonché dallo Statuto di COFIAC. Questa incresciosa situazione deriva da un’interpretazione non corretta delle finalità del Fondo Rischi costituito da COFIAC e vincolato a favore della banca, sul quale di propria iniziativa COFIAC ha fatto confluire le cauzioni, che, ribadiamo attengono al rapporto associato e Confidi e, pertanto, lo stesso le può restituire con i fondi nella sua disponibilità”.

A tutela del cittadino. “Abbiamo sempre cercato di non aggravare ulteriormente la posizione dei clienti con azioni giudiziarie – proseguono i vertici di Unicredit – che da altri osservatori rispetto al Confidi garante, avrebbero potuto apparire quasi persecutorie. Abbiamo sempre cercato, invece, di concordare insieme ai clienti una strategia per cercare di superare questo temporaneo periodo di difficoltà. La politica della banca di non aggredire in un lasso di tempo brevissimo la clientela inadempiente deriva dalla consapevolezza del suo ruolo di sostegno dell’economia – concludono – anche nei periodi di crisi come quello che ha visto coinvolto il nostro Paese e, in particolare, il territorio siciliano”.


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