E’ stata tenuta a battesimo all’Università di Palermo l’Adop (Associazione dottorandi e dottori di ricerca di Palermo), preludio della presenza, anche nel capoluogo siciliano, dell’Adi, l’Associazione dottorandi e dottori di ricerca Italiani. In occasione della prima assemblea, presso la facoltà di Ingegneria, è stato approvato lo statuto ed eletto il consiglio direttivo composto dal presidente Antonino Lo Burgio, dalla vicepresidente Maria Rita Infurna, dal tesoriere Annalisa Contato e dai consiglieri Alessandro Bruno e Francesco Scalora.
Obiettivi dell’associazione saranno il favorire le attività di ricerca e di collaborazione multidisciplinare, l’organizzazione di seminari e conferenze, il miglioramento della qualità dei servizi e la creazione di network nazionali e internazionali. Aumento delle borse di studio, superamento del dottorato senza borsa, riforma del dottorato, aggiornamento e miglioramento dello statuto dei diritti, misure pensionistiche, riforma delle procedure di reclutamento,valorizzazione del titolo: questi alcuni dei temi più importanti che l’associazione si prefigge di affrontare.“Spero che questo sia un punto d’inizio affinchè i dottorandi e i dottori , in quanto categoria, possano avere una maggiore rappresentanza in Ateneo”, ha detto Lo Burgio. “Si vuole essere indipendenti dai partiti, ed operare, sia all’interno che all’esterno dell’Ateneo, attraverso il lavoro che gli associati dedicheranno in maniera volontaria; ottenere una maggiore trasferibilità delle conoscenze acquisite durante il periodo di ricerca all’esterno dell’ambiente accademico, creare dunque un ponte diretto tra università e il mondo del lavoro è il nostro primo obbiettivo”.