ROMA – “La legge elettorale è il cambiamento più urgente”: il messaggio del premier Enrico Letta arriva chiaro al meeting di Rimini cui ha preso parte. “Gli italiani puniranno tutti quelli che anteporranno i loro interessi a quello comune che é quello dell’uscita dalla crisi”, è stato il monito del presidente del Consiglio che poi ha anche avvertito: “Nessuno interrompa questo percorso di speranza che abbiamo cominciato per uscire dalla crisi”.
Il presidente del Consiglio ha colto l’occasione per ricordare che l’Italia “è il paese dei guelfi e ghibellini, del tutti contro tutti” ma “l’identità solida non ha paura dell’incontro: si é convincenti se si ha una visione credibile se si realizzano le cose, non si è convincenti se il consenso si usa solo per evitare che arrivi il nemico. E’ modo di far politica che non mi appartiene”.
L’uscita dalla crisi economica sarebbe invece dietro l’angolo: le “tasse dovranno scendere nel modo giusto” perché “l’uscita dalla crisi é a portata di mano. E’ possibile a seconda di cosa facciamo. Se guardiamo al futuro usciremo dalla crisi. Una crisi che é stata ed é terribile”. Una crisi che ha colpito anche l’Europa, sempre nei pensieri del premier: “Il 2014 può essere l’anno del nuovo inizio per l’Europa, sarà cruciale in primo luogo perché si voterà: se l’Europa non dà risposte o dà quelle sbagliate rischia di essere il parlamento più antieuropeo. Se viceversa faremo bene abbiamo le condizioni per un nuovo inizio europeo”. E quindi ha ammonito: “Per un nuovo inizio c’è bisogno che si rimetta la finanza al proprio posto, la crisi è nata perchè la finanza é uscita dal proprio ruolo ed e’ diventata al centro di tutto. Dobbiamo fare la lotta ai paradisi fiscali”.