CATANIA – “Ricicla il denaro sporco della famiglia Santapaola”. Così Eugenio Sturiale, pentito ed ex esponente di tre famiglie mafiose catanesi, descrive Roberto Vacante, imputato chiave del processo Bulldog che fotografa il sistema patrimoniale attraverso cui sarebbero stati ripuliti i soldi sporchi dei Santapaola. Roberto Vacante entra a far parte integrante della “famiglia” grazie al matrimonio con la nipote del ‘padrino’ Nitto. Irene Santapaola è la figlia di Salvatore Santapaola, deceduto.
A Roberto Vacante e al suo ruolo nello scacchiere della mafia catanese è dedicato uno speciale sul Mensile S attualmente in edicola.A fornire dettagli sugli affari criminali del marito di Irene Santapaola è il collaboratore Eugenio Sturiale, il suo testimone di nozze. ““Conosco benissimo Roberto Vacante – racconta il pentito – con cui ci legava una strettissima amicizia, sono stato suo testimone di nozze avendolo introdotto nella famiglia Santapaola e avendogli fatto conoscere la sua attuale moglie Irene Santapaola. Il Vacante si occupa principalmente di mantenere i contatti con le altre famiglie mafiose ed inoltre di riciclare il denaro sporco della famiglia Santapaola con particolare riferimento a Salvatore deceduto nel 2003 e ai suoi figli Vincenzo e Antonino. Il Vacante investe i soldi della famiglia Santapaola in tutti i tipi di attività economiche per ripulire i soldi e per ottenerne un ritorno economico. Sono certo che il Vacante sia rimasto nel clan almeno sino al 2009 quando lo vidi al carcere di Bicocca e lui stesso mi disse che si stava occupando degli affari della famiglia Santapaola”.
La difesa, però, respinge le accuse mosse dalla Procura di Catania. Roberto Vacante – da alcuni mesi relegato al 41 bis – nega di far parte del sodalizio criminale individuato nelle contestazioni del processo Bulldog. Nega altresì che esista il sodalizio così come ricostruito dalla magistratura. Questo il punto di partenza dell’impianto difensivo degli avvocati Mario Di Giorgio e Michele Ragonese che lo assistono nel processo. A Roberto Vacante si contesta di essere capo e promotore di un gruppo criminale interno alla famiglia Santapaola. I due avvocati hanno definitivo il compendio probatorio dell’accusa “di incerta ricostruzione”.
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