CATANIA – Vandali nuovamente in azione alla Piscina di Nesima. Non c’è pace per l’impianto sportivo comunale, già più volte vittima dell’azione dei teppisti che, di volta in volta, hanno distrutto spogliatoi, insozzato l’acqua e vandalizzato ovunque, impedendo così, tra le altre cose, la fruizione delle vasche. Ignoti, sarebbero infatti entrati indisturbati nella notte tra domenica e lunedì, rompendo una vetrata, secondo quanto affermato dal presidente della settima municipalità, Gianni Fodale, che denuncia a LivesiciliaCatania la totale inefficienza dell’amministrazione nel proteggere, curare e valorizzare, uno dei pochi impianti funzionanti della città.
“Hanno scardinato le porte degli uffici e rubato la maggior parte delle chiavi che erano custodite nelle stanze dei dipendenti -denuncia Fodale. Inoltre, hanno danneggiato il sistema di amplificazione utilizzato dalla squadra di nuoto sincronizzato – prosegue – che si allena nella vasca tuffi, riaperta di recentemente”. I danni, a differenza delle altre volte, non sono eccessivamente rilevanti: ua vetrata rotta e il sistema di amplificazione compromesso, ma la preoccupazione tra i fruitori, i dipendenti e i cittadini tutti, rimane alto. “Soprattutto perchè nessuno sembra volersene occupare- continua Fodale – dato che le numerose denunce inviate all’amministrazione non hanno ricevuto alcuna risposta. Per questo mi appello al sindaco – aggiunge:- venga lui personalmente a risolvere questo problema. Non si può accettare che questo gioiello, che oltre tutto ha una valenza sociale importantissima, venga abbandonato e che il lavoro effettuato questa estate, costato 300 mila euro, sia inficiato per assenza di vigilanza”.
Accuse prontamente respinte dall’amministrazione: “L’azione di domanica scorsa è sembrata più quella di qualche balordo – sottolinea l’assessore allo Sport, Sergio Parisi – ma in ogni caso, abbiamo fatto moltissimo per rafforzare la custodia, della piscina. Quanro alla videosorveglianza – conclude – stiamo lavorando e su tutta la gestione dell’impianto, con sacrifici non indifferenti”.