Variare il tema tattico l'imperativo |Il nuovo Palermo prende forma - Live Sicilia

Variare il tema tattico l’imperativo |Il nuovo Palermo prende forma

Nessun punto di riferimento in avanti, l'eventualità di mutare pelle a gara in corso e la possibilità di cambiare pedine a seconda delle esigenze tattiche. Il nuovo cantiere rosanero si avvia a concludere la prima settimana di lavoro, con Iachini intento a rendere solide le impalcature su cui fondare l'intera stagione.

le prime indicazioni da bad
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BAD KLEINKIRCHHEIM (AUSTRIA) – Variare tema tattico, questo è l’imperativo di Beppe Iachini. E questo, per quanto possa contare la prima amichevole del pre-campionato, è quello che si è visto contro i dilettanti dell’FC Schulz. Una difesa a tre trasformata a partita in corso in una linea a quattro, un attaccante di peso come Belotti sostituito da un brevilineo come Cassini, un centrocampo muscolare con un centrocampo di qualità ed inserimento. Tante variabili da controllare e da saper sfruttare nel migliore dei modi, per un Palermo che si preannuncia camaleontico, almeno nelle intenzioni del suo tecnico.

Nessun punto di riferimento. Da questo dogma parte l’attacco del Palermo, che ha in Vazquez e Trajkovski gli ispiratori della manovra con una mediana più adatta alla rottura del gioco e all’inserimento senza palla. Il trequartista, con tre centrali e tre mediani a coprirgli le spalle, diventa il fulcro del gioco, con una punta chiamata non solo a finalizzare, ma anche a sfruttare gli inserimenti da dietro. Praticamente il leitmotiv della passata stagione, con Rigoni e Chochev trasformatisi in bocche di fuoco da gol facile, esattamente come accaduto nella prima partita giocata alla Sportarena. E Belotti, che di occasioni ne ha anche avuto parecchie, è stato bravo anche a sfruttare le loro sovrapposizioni.

Qualcosa cambia invece quando il Palermo passa a quattro in difesa e col regista a centrocampo. Brugman, che non è un regista alla Maresca, preferisce spaziare per tutta la mediana, dando alle mezzale (Hiljemark e Benali nel caso del match con lo Schulz, ndr) la chance addirittura di allargarsi, trasformando il modulo in una bozza di 4-4-2. Lo svedese ha dimostrato grande abilità nel giocare sulla fascia in fase offensiva, senza trascurare gli inserimenti in zona gol, così come il libico. Se c’è una certezza, in definitiva, è quella che abbiamo già avuto lo scorso anno: Iachini vuole i gol dalle proprie mezzale. Rigoni e Chochev si leccano già i baffi.


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