CATANIA –Colpo di scena per il rinnovo del Rettore. Giuseppe Vecchio fa un passo indietro e lascia, di fatto, la guida dell’Ateneo di Catania a Giacomo Pignataro che ieri ha raggiunto la maggioranza relativa e che giovedì prossimo potrebbe, a questo punto, partecipare al secondo turno per pura formalità. Certo, nulla è detto fino all’ultimo, e la decisione di Vecchio lo dimostra, ma per il candidato che è riuscito a riassumere le istanze di studenti e docenti, sembra quasi fatta. Quella del professor Vecchio è stata una scelta maturata ieri, in seguito al primo turno delle elezioni di ieri pomeriggio, che ha visto i due candidati correre testa a testa non raggiu8ngendo nessuno dei due la maggioranza necessaria per essere eletto.
“La mia è una decisione per garantire l’unità dell’Ateneo – spiega il preside di Scienze politiche a LivesiciliaCatania. Non si può accettare, infatti – aggiunge – che una istituzione come questa sia divisa a metà. Insomma – aggiunge – non intendo lacerare ulteriormente l’Università e proseguire in una competizione stressante che potrebbe, oltre tutto, creare ulteriori divisioni”. Secondo Vecchio, l’opzione era quasi automatica, di fronte a una situazione critica e, soprattutto, a programmi non troppo dissimili come quello suo e del collega Pignataro. “Una saggia posizione accademica – conclude – prevede, in mancanza di conflitti, che chi è dietro faccia un passo indietro e io l’ho fatto”.
Di seguito la lettera con cui il professore comunica la propria decisione.
Illustre Decano,
Gentili Elettrici, cari Elettori del Corpo Accademico,
considero il risultato della prima tornata per l’elezione del Rettore una indicazione significativa sugli orientamenti dell’Ateneo in questa difficile fase di svolta.
La mia proposta ha convinto il 44,0% degli aventi diritto, la proposta del prof. Giacomo Pignataro ha convinto il 48,6% degli Elettori.
Per chi non avesse a cuore l’unità dell’Ateneo e fosse convinto che il Corpo Accademico possa essere impunemente coinvolto in un confronto esasperato, i numeri potrebbero autorizzare l’insistenza nel confronto.
Non è questa la mia opinione.
Ritengo che l’unità dell’Ateneo sia il bene più importante da tutelare in un momento che richiede scelte difficili e, forse, drammatiche.
Ho contribuito al dibattito e all’approfondimento esprimendo opinioni e formulando proposte che restano a disposizione di chi, domani, avesse l’interesse e il desiderio di prenderle in considerazione.
Ho partecipato con interesse al confronto con Candidati di grande valore e dignità che mi ha arricchito, mi ha fatto conoscere meglio l’Ateneo, mi ha consentito di apprezzare le qualità degli interlocutori e degli Elettori.
Non penso di dovere cercare riconoscimenti personali o di dovere tentare prove di forza, inutili per me e stressanti per i miei Sostenitori e per l’Ateneo. Esprimo stima e riconoscimento nei confronti del prof. Giacomo Pignataro, che ritengo saprà valorizzare e garantire anche quella parte importante dell’elettorato che ha onorato me e il prof. Iachello di un voto che riunisce, comunque, una maggioranza nell’Ateneo e che è ben presente negli Organi collegiali.
A Lui formulo i più sentiti auguri di buon lavoro.
Ringrazio tutti gli Amici che mi hanno dato fiducia attribuendo al programma del prof. Calabrese e mio il 44% dei voti.
Ringrazio il Magnifico Rettore Antonino Recca per la pluridecennale amicizia che ci ha consentito di superare anche opinioni accademiche diverse.
Ringrazio il prof. Vittorio Calabrese per la generosa collaborazione.
Ringrazio il Decano per la rigorosa e imparziale conduzione del procedimento elettorale.