CATANIA. Gli imbianchini l’ultima rullata di bianco alle pareti, la danno una manciata di minuti prima della conferenza stampa. La sede della lista Scelta Civica con Monti, al piano terra a vetrate di uno stabile in via Artale D’Aragona è pronta. Ed i cronisti che oggi sono qui fanno quasi da testimonial. “Avete visto che bello qua? Ci si gode il mare e la vista – si lascia andare, il capolista alla Camera Andrea Vecchio -: dico questo per spiegare che è indecente che la nostra terra non sia stata valorizzata ma, anzi, saccheggiata”. Assieme a lui al tavolo della presentazione delle candidature ci sono anche, tra gli altri, il sindaco uscente di Siracusa, Roberto Visentin e l’ex parlamentare Italia dei Valori prima e Pd poi, Salvo Raiti. Ma il mattatore della mattinata è proprio lui, Andrea Vecchio. Traccia con passione e verve quello che è il loro obiettivo. Scandisce singolarmente ogni frase e sillaba per rafforzare il concetto. “Il nostro messaggio è semplice e chiaro – esordisce -: la politica che c’è stata finora è stata una politica centrale con il politico di turno che ha voluto curare il suo interesse personale per conservare il potere. Tranne pochi casi: come quello di Salvo Raiti che della politica è stato una vittima perché protagonista troppo invadente ed è stato fatto fuori. La politica vuole Yesman: mentre noi costruiremo un gruppo di pensatori, di antenne che mettano al centro il lavoro: a partire da quello femminile”. Poi, il passaggio sulla scelta di seguire l’ex premier: “Io sono stato chiamato da Monti in persona. Io che non ho mai fatto politica: io che non sono mai entrato a Montecitorio. Ma noi andremo lì a far sentire la nostra voce. Vogliamo una distribuzione equa del reddito. Vogliamo lanciare la grande sfida per le infrastrutture: cominciamo dalle ferrovie. Abbiamo permesso che la politica fosse orientata verso il nord: tutti i soldi vanno là. Siamo stati truffati con la industrializzazione degli anni ‘50 installando sacche tumorale senza precedenti: Priolo, Gela, Porto Empedocle, Milazzo. Ed allora, la nostra non sarà una voce: ma un urlo”.
Se non riparte il sud non riparte l’Italia – gli fa eco Visentin, fino a nemmeno venticinque giorni fa primo cittadino di Siracusa -. Berlusconi difensore del sud? È alleato con la Lega per lasciare le risorse al nord e poi qui si allea con Grande Sud ed Mpa: semplicemente una presa in giro. La nostra è una lista che va oltre la società civile: abbraccia le persone di buona volontà”.
Infine, il commento di un pacato ma secco e diretto, Raiti: “Sono stato messo da parte perché dicevo quel che pensavo. Avevo anche meditato di ritirarmi: ma quello di Andrea Vecchio è un progetto serio. In questa lista ci sono professionisti, artigiani e volontari che vogliono mettersi al lavoro. Siamo incazzati: e lo sa perché? Perché tutte le potenzialità e le risorse a nostra disposizione sono state sprecate. Siamo in conflitto d’interesse con i nostri figli: un giorno ci diranno “avete mandato l’Italia ad escort”.
La conferenza stampa finisce qui. In attesa della visita a sostegno della lista da parte di Luca Cordero di Montezemolo che a Catania è stato annunciato per il 2 o, in alternativa, il 7 febbraio.