Vendita dei beni confiscati |Il Pd: “Soldi alla Sicilia” - Live Sicilia

Vendita dei beni confiscati |Il Pd: “Soldi alla Sicilia”

Mozione di Sammartino. Il gruppo dem chiede l'intervento della giunta regionale.

Decreto Salvini
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PALERMO – Il Partito democratico siciliano chiede al governo regionale di intervenire pressol’esecutivo nazionale perché la Sicilia possa avere la sua parte in caso di vendita a privati dei beni confiscati alla mafia. La mozione del gruppo parlamentare dem, primo firmatario Luca Sammartino, interviene a proposito delle novità previste dal decreto sicurezza di Matteo Salvini. E in particolare sull’aspetto messo in evidenza sabato in un articolo di Livesicilia, ossia sulla destinazione delle somme eventuali introiti della vendita a privati dei beni confiscati che non si riesce a destinare a finalità sociali. Le somme in questione, infatti, andrebbero al bilancio dello Stato, come sottolineato a Livesicilia dall’ex presidente della commissione Antimafia Lillo Speziale. “Le previsioni di cui all’articolo 38 del citato Decreto Legge – specifica la mozione di Sammartino – prevedono che le somme rinvenienti dalla vendita degli immobili confiscati confluiscano nel Fondo Unico di Giustizia “per essere riassegnate, previo versamento all’entrata del bilancio dello Stato, nella misura del quaranta per cento al Ministero dell’interno, per la tutela della sicurezza pubblica e per il soccorso pubblico, nella misura del quaranta per cento al Ministero della giustizia, per assicurare il funzionamento ed il potenziamento degli uffici giudiziari e degli altri servizi istituzionali, e, nella misura del venti per cento all’Agenzia, per assicurare lo sviluppo delle proprie attività istituzionali”.

In pratica, le risorse confluiscono nel Bilancio dello Stato “a copertura di spese correnti, facendo venire meno l’aspetto “risarcitorio” nei confronti del territorio che ha subito i danni delle distorsioni prodotte dall’attività delle mafie”, si legge nella mozione del parlamentare regionale dem. “La destinazione della totalità delle somme derivanti dalla vendita dei beni confiscati alla copertura di spese correnti non ripartite e non ripartibili con criteri territoriali, comporta nella pratica il disconoscimento del maggior danno patito dalla Sicilia”.

La mozione chiede al governo regionale di intervenire urgentemente presso il governo nazionale affinché quest’ultimo riveda le proprie determinazioni anche in sede di conversione in legge del decreto, prevedendo un correttivo che conceda un ristoro ai territori in cui i beni sono ubicati e puntando per il futuro a una gestione dei beni confiscati a livello territoriale.

“Ci hanno tolto i soldi per le periferie, per la fibra ottica, ci tolgono qualcosa ogni giorno – commenta Sammartino -. Chiediamo che almeno su questo, diano alla Sicilia ciò che le spetta, nello spirito delle leggi che regolano la materia”.

 


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