PALERMO – Nichi Vendola sbarca in Sicilia per la campagna elettorale. I suoi bersagli sono i pesci grossi. Stordisce con la sua eloquenza a volte barocca, e l’obiettivo della sua prosa esuberante è Silvio Berlusconi. “E’ stato un grave errore sottovalutare il caimano. Ha reso la politica una palude in cui tutto si confonde nel fango”.
Il leader di Sel continua a parlare di Berlusconi in toni aspri. “L’escalation delle proposte choc è passata dal condono tombale a quello edilizio. Ora possiamo aspettarci l’appello al voto per cosa nostra, ‘ndrangheta e camorra. Berlusconi parla alla pancia malata del Paese”. Citando sempre l’ex presidente del consiglio Vendola insiste: “Stiamo attenti al richiamo della foresta del mago di Arcore. E’ come una panciera che aderisce al basso ventre dell’Italietta”. A chi chiede di un possibile accordo per le riforme istituzionali Vendola sorride e replica secco: “Berlusconi ha già lavorato per cambiare la Costituzione. Con lui non si può nemmeno prendere un caffè per discutere di riforme costituzionali. E’ un nemico della democrazia e della legalità”.
Parole plumbee, che fanno il paio con quelle che riguardano l’Europa. “Ieri c’è stato un tentato suicidio dell’Unione europea. Monti è tornato con un magro bottino, condividendo il de profundis dell’Europa. Il taglio ai finanziamenti comunitari significa che l’Italia viene condannata a restare a lungo in un buco nero”. Vendola però rivendica il proprio europeismo: “Sono un estremista dell’europeismo nella prospettiva storica degli Stati uniti d’Europa. Sogno un soggetto che non è ancora nato, diverso da quello proposto dalla destra europea di Merkel e Cameron che sta uccidendo l’Europa. La crisi sia un terreno per accelerare e la sinistra deve presentare un proprio modello alternativo”.
C’è spazio per parlare della Sicilia. In particolare della giunta Crocetta. “Auguro a Rosario Crocetta di poter scalare la montagna dei buchi neri e del malgoverno che prima Cuffaro e poi Lombardo hanno lasciato a questa regione”. Sel però non ha appoggiato la candidatura di Crocetta a presidente “Ci siamo divisi in campagna elettorale – dice Vendola –, ma ora c’è da mettere assieme le energie per dare un contributo alla Sicilia che è messa male”. Parole meno morbide però sono rivolte all’asse Pd-Udc che governa la Regione. “Le vicende locali fanno storia a sé. Continuo a credere però che sia un errore il giudizio così generoso nei confronti dell’Udc siciliana”.
Il presidente della Regione Puglia parla infine del cosiddetto voto utile. “Ogni voto lo è – precisa –, anche se ognuno con una finalità differente. Quello dato a noi è un voto utile per incardinare il centrosinistra alla sua coalizione. Ogni elettore guardi le conseguenze del proprio voto”. Niente desistenza quindi. “Bisogna rivolgersi agli elettori perché possano ragionare in piena libertà di coscienza sulle conseguenze del proprio voto”.