Veronica e Loris | Le tappe della storia - Live Sicilia

Veronica e Loris | Le tappe della storia

Le date delle tappe principali di indagini e inchiesta sull'omicidio di Loris Stival.

dopo la condanna
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Queste le date delle tappe principali di indagini e inchiesta sull’omicidio di Loris Stival, ricostruite dopo la condanna a 30 anni della mamma del bambino, Veronica Panarello.

29 novembre 2014: la madre, Veronica Panarello, denuncia la scomparsa del figlio, dice di averlo accompagnato a scuola e di non averlo trovato all’uscita del circolo didattico Falcone-Borsellino. Prima di sera il cadavere del piccolo Loris viene trovato in un canalone a Santa Croce da Orazio Fidone, il ‘cacciatore’.

1 dicembre 2014: l’autopsia rivela che Loris è stato strangolato, forse con fascette elettriche. Gira l’ipotesi di un ‘orco’, ma non ci sono riscontri medico legali e la tesi sarà poi smentita dalla Procura di Ragusa.

3 dicembre 2014: dai video di telecamere di sicurezza emergono le incongruenze nei racconti della madre del bambino.

9 dicembre 2014: Veronica Panarello è fermato per l’omicidio del figlio e l’occultamento del cadavere. Lei si proclama innocente e continua a ripetere: “l’ho accompagnato a scuola”.

12 dicembre 2014: il Gip di Ragusa, Claudio Maggioni, convalida il fermo dell’indagato e dispone che la donna resti in carcere.

3 gennaio 2015: il Tribunale del riesame di Catania conferma l’ordinanza del Gip di Ragusa, la madre di Loris deve rimanere in carcere.

29 maggio 2015: la Cassazione ribadisce i “gravi indizi di colpevolezza” e rigetta la richiesta di scarcerazione di Verona Panarello.

10 novembre 2015: Per la prima volta Veronica cambia versione e ammetta di non aver portato il figlio a scuola, ma di non ricordare cosa è accaduto.

17 novembre 2015: la madre di Loris dice che il figlio è morto per un incidente mentre giocava con le fascette elettriche a casa.

3 dicembre 2015: Veronica accede al giudizio abbreviato condizionato a perizia psichiatrica.

14 dicembre: prima udienza del processo.

11 febbraio 2016: è la svolta ‘ufficiale’ nelle versioni di Veronica Panarello che davanti ai Pm, dopo averlo fatto in carcere il mese prima davanti a assistenti e psicologi, accusa il suocero Andrea Stival, che avrebbe ucciso Loris perché aveva scoperto che eravamo amanti.

17 febbraio 2016: il nonno di Loris è indagato per omicidio in concorso.

3 marzo 2016: Andrea Stival interrogato dai Pm nega tutto.

7 giugno 2016: la perizia psichiatrica parla di personalità dice che Veronica dimostra una “personalita’ non armonica”, ma era ed è “capace di intendere e volere”.

3 ottobre 2016: la Procura di Ragusa chiede al Gup Andrea Reale la condanna dell’imputata a 30 anni di reclusione per omicidio premeditato aggravato e occultamento di cadavere.

17 ottobre 2016: il Gup di Ragusa, Andrea Reale condanna Veronica Panarello a 30 anni per l’uccisione del figlio Loris. (ANSA)

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