Vertice al Sant'Isidoro |"Questo non è un ospedale" - Live Sicilia

Vertice al Sant’Isidoro |”Questo non è un ospedale”

Entro due settimane l’Asp di Catania potenzierà il pronto soccorso dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre. Questo l’impegno assunto dopo la protesta dei sindaci.

il nosocomio di GIARRE
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GIARRE. A 72 ore di distanza dalla manifestazione di sensibilizzazione in difesa dell’ospedale “San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro” di Giarre, ad opera dei sindaci del distretto e della commissione straordinaria, arriva una prima riposta dal Governo regionale. Ieri sono giunti in visita nel presidio ospedaliero di via Forlanini Giuseppe Caudo, membro dell’ufficio di gabinetto della Presidenza della Regione Siciliana, e Franco Luca, direttore sanitario dell’Asp di Catania. Davanti al vice sindaco di Giarre Salvo Patanè, al primo cittadino di Riposto Enzo Caragliano, ai componenti della commissione straordinaria sull’ospedale e agli operatori sanitari della struttura, sono state fornite rassicurazioni sulla volontà di potenziare in tempi brevi il nosocomio. Il punto di partenza sarà il pronto soccorso, non in grado nelle condizioni attuali di fornire livelli assistenziali adeguati.

“L’ospedale non chiude e va potenziato, sono queste le intenzioni del presidente Crocetta – ribadisce Giuseppe Caudo – Va subito potenziato il pronto soccorso e qualche reparto annesso. Nel brevissimo dobbiamo dare risposte. L’impegno che noi ci prendiamo è di poter tornare tra un paio di settimane e poter dire che abbiamo fatto bene questo. L’Asp deve lavorare subito su questo. Daremo così – conclude Caudo – tranquillità al territorio e ai sindaci che stanno facendo una giusta battaglia”.

Ancora una volta i medici hanno denunciato i costanti pericoli a cui sono esposti quotidianamente i pazienti ma gli stessi operatori sanitari. E che la situazione del Sant’Isidoro oggi sia particolarmente grave è lo stesso direttore sanitario a dirlo. “Non siamo in grado di poter dire – dichiara Franco Luca – che questo è un ospedale”.

Sin da subito inizierà un’attività di ricognizione e di consultazione con i medici della struttura per verificare a fondo i problemi e trovare adeguate soluzioni.

“Bisogna ripartire dalle condizioni che ci sono e avere chiara la missione di questo ospedale – spiega il direttore sanitario – Solo allora potremo farlo funzionare nel miglior modo possibile. Tutto questo oggi risulta limitato poiché non abbiamo una rete di rimodulazione e ciò non ci consente neanche di poter assumere personale. Appena approvato il piano di rimodulazione e una volta sbloccati i concorsi – dichiara Franco Luca – se l’ospedale di Giarre risulterà carente di due unità in chirurgia o al pronto soccorso, il primo obiettivo sarà proprio quello. Dobbiamo fare in modo che il processo di completamento dell’ospedale diventi quello che è stato previsto. Il pronto soccorso è una priorità, va potenziato e reso funzionante così come i servizi che vi ruotano intorno”.

Intanto nei prossimi giorni sarà inviato a Giarre un radiologo competente in risonanze ed ecografie.


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