PALERMO – La manovrina da 50 milioni di euro che verrà incardinata oggi all’Ars può iniziare il suo percorso a Sala d’Ercole con delle certezze in più. Il vertice di maggioranza andato in scena a Palazzo d’Orleans per quasi tutto il pomeriggio di lunedì ha portato ad una schiarita sulle posizioni in campo rispetto all’utilizzo del budget da 25 milioni di euro messo a disposizione dal governo.
La trattativa sul budget da 25 milioni
La somma è frutto della mancata attuazione della legge sugli aiuti alle imprese per le assunzioni. Il governo conta di riscrivere la norma per superare le opposizioni dell’Ue, ma intanto una parte dei fondi previsti è rimasta nelle casse della Regione. Su quella cifra, e sui criteri da utilizzare per la spesa, è andato avanti il confronto tra il governatore Renato Schifani e i partiti. Nessun altro tema sul tavolo, neanche le famose nomine di sottogoverno che invece erano state ventilate da più parti.
Al momento, secondo quanto si apprende, è certa la destinazione di metà della torta: 12,5 milioni di euro, infatti, sembrano destinati a rimpolpare i budget dei diversi dipartimenti che potranno così rifinanziare alcune misure. Un modo per evitare passi falsi in aula e non scontentare comunque i partiti.
Le osservazioni di Palazzo d’Orleans
Nell’immediata disponibilità dei deputati ci sarà l’altra metà del budget. Schifani ha ribadito ai presenti la necessità di ricevere proposte che rappresentino “un salto di qualità” rispetto alle ‘mance’ delle ultime manovre a Sala d’Ercole. Difficile capire quanto il messaggio, accettato dai convenuti nei suoi principi ispiratori, venga poi ‘osservato’ anche in Aula.
In ‘extrema ratio’ il governo potrebbe decidere di riporre nei cassetti una parte della somma a disposizione per potere avere maggiore spazio nella manovra che dovrebbe vedere la luce tra la fine dell’estate e l’autunno.
La proposta di Noi Moderati
In quell’occasione potrebbe arrivare anche un consistente investimento mirato al taglio delle liste d’attesa nella sanità. L’intervento è stato proposto dai rappresentanti di Noi Moderati (la deputata Marianna Caronia, il coordinatore nazionale Saverio Romano e quello regionale Massimo Dell’Utri), che hanno suggerito di impiegare tutti i 25 milioni sul tema. L’idea di un intervento sulla sanità ha trovato il parere favorevole di Schifani, che però a quel punto ha rilanciato con un provvedimento più corposo nella prossima manovra.
Manovrina oggi all’Ars
Con queste premesse, oggi il ddl Variazioni di bilancio sarà incardinato a Sala d’Ercole. Le giornate clou, tuttavia, arriveranno il 27 e il 28 maggio con l’esame del testo e degli emendamenti. Da verificare anche l’atteggiamento dell’opposizione. Pd e M5s sono alla finestra per capire se il centrodestra, dopo gli ultimi scivoloni, sia in grado di ritrovare la sintonia per affrontare l’Aula.