Tutti assolti gli ex vertici dell’Istituto autonomo case popolari di Palermo. Con l’accusa di abuso d’ufficio erano finiti sotto processo l’ex presidente Pippo Palmeri, il vice Ignazio De Caro, i consiglieri di amministrazione Luigi Ciotta, Antonino Di Piazza, Giovanni Lo Bello, Pietro Matranga e Francesco Viola, il coordinatore generale Salvatore Giangrande in qualità di segretario del cda, e l’ingegnere Ernesto Buttice.
Nel mirino della Procura, che aveva chiesto per tutti la condanna a un anno, era finita la delibera, risultata poi illegittima, con cui undici funzionari erano stati promossi a dirigenti.
Una delibera costata a quasi tutti gli indagati la condanna della corte dei Conti, in primo grado e già impugnata, a restituire 180 mila euro. In sede penale, però, è arrivata l’assoluzione piena.
Soddisfazione esprimono i legali degli imputati, gli avvocati Enrico Tignini, Mario Bellavista, Claudio Gallina Montana, Giuseppe Gerbino, Francesca Romana De Vita, Giuseppe Di Stefano, Francesco Cannarozzo e Francesco Caratozzolo. Secondo le difese, grazie alla tanto contestata delibera l’Istituto autonomo delle case popolari fra il 2004 e il 2005 incassò tre milioni di euro.