Adesso, la giunta di Lombardo è davvero un po’ più politica. Il suo freschissimo assessore al Lavoro Beppe Spampinato, infatti, da oggi è ufficialmente anche un deputato dell’Ars. È l’effetto delle dimissioni da deputato di Nino Di Guardo, parlametare regionale del Partito democratico eletto alle ultime amministrative sindaco di Misterbianco.
“Accogliendo le sollecitazioni di vasti settori della società civile, ho accettato di essere candidato alla carica di sindaco del comune di Misterbianco nella piena consapevolezza che – ha scritto Di Guardo nella lettera già protocollata all’Assemblea regionale – se eletto avrei dovuto rassegnare le dimissioni da deputato regionale, carica alla quale sono stato chiamato nelle consultazioni del 2006 e del 2008″.
E la scelta è arrivata ufficialmente oggi: “Essendo stato eletto sindaco ed essendo le due cariche incompatibili – ha aggiunto Di Guardo – dichiaro con il presente atto di rimuovere l’incompatibilità rassegnando le dimissioni da deputato regionale. Lascio, in obbedienza alla legge, l’Assemblea – conclude – ma non l’impegno di affrontare i problemi dell’isola che, nella nuova condizione, vedrò e vivrò da un angolo visuale diverso, ma non per questo meno coinvolgente”.
Una decisione che arriva in un’Aula che invece si troverà ad affrontare proprio oggi la condizione di Beppe Buzzanca, sindaco di Messina e tutt’ora deputato regionale tra le fila del Pdl. L’unico amministratore siciliano, finora, a detenere la doppia carica.
Intanto, Spampinato diventa un nuovo deputato regionale. Alle ultime elezioni regionali, infatti, l’assessore di Lombardo ha corso tra le fila del Pd nel collegio di Catania, ottenendo 5.809 voti e piazzandosi alle spalle di Giovanni Barbagallo, Concetta Raia, Dino Fiorenza e, appunto, Nino Di Guardo, arrivato davanti a lui per appena 160 voti.
Nei mesi scorsi, il passaggio all’Api, che da oggi, quindi, mette piede per la prima volta in questa legislatura all’Assemblea regionale.