Via Libertà, i librai resteranno| Marino: "Altrove la pista ciclabile" - Live Sicilia

Via Libertà, i librai resteranno| Marino: “Altrove la pista ciclabile”

Il Comune opta per le bancarelle, mentre per le due ruote si cercheranno soluzioni alternative.

PALERMO – I librai resteranno in via Libertà, mentre le piste ciclabili saranno spostate altrove. Il comune di Palermo mette la parola “fine” alla querelle di queste settimane su chi o cosa abbia diritto a stare sui marciapiedi della strada principale della città: se le bancarelle oppure la corsia riservata alle biciclette. Una convivenza ormai impossibile e che aveva spinto in un primo momento Palazzo delle Aquile a spostare i librai, chiedendo loro di trovare una sistemazione alternativa ma sollevando al tempo stesso un vespaio di polemiche.

Questa mattina si è tenuta una riunione alla presenza del vicesindaco Sergio Marino, dell’assessore alla Mobilità Iolanda Riolo, della Soprintendenza, del presidente della Sesta commissione Ottavio Zacco e degli uffici e alla fine a vincere sono stati i librai che potranno restare al proprio posto. “Le piste ciclabili, indipendentemente dai librai, sono e restano pericolose – spiega l’assessore Marino a Livesicilia – Ci sono anche pali e impianti pubblicitari che mettono a rischio chi le utilizza. L’orientamento è di lasciare i librai in via Libertà, anche se chiederemo loro di rendere le strutture esteticamente più gradevoli, e di togliere la pista ciclabile: l’ufficio Traffico è al lavoro per trovare un’alternativa e soltanto a quel punto la pista sarà spostata. Comunque, in futuro, eviteremo di autorizzare gazebo o impianti pubblicitari sui marciapiedi che possano intralciare i pedoni”. Se i librai vorranno spostarsi potranno farlo, ma al momento sembra che il Comune abbia rinunciato a spostare le bancarelle in via Emerico Amari.

“Per il 5 febbraio la commissione Attività produttive ha convocato gli uffici – dice il presidente Zacco – I librai da via Libertà non si sposteranno, a meno che non siano loro a volerlo. Del resto la pista ciclabile era sperimentale e l’ufficio Traffico avrebbe dovuto valutare se renderla permanente oppure no: purtroppo finora non era stato fatto e qualcuno aveva addirittura ipotizzato di far spostare i librai, una follia che per fortuna abbiamo evitato”.

La commissione aveva anche chiesto ai tecnici del Comune di valutare le dimensioni dei marciapiedi di via Libertà, per accertare la possibilità di ospitare o meno la corsia dedicata alle due ruote. Ne è venuto fuori che la pista nel 2016 è stata prevista sui marciapiedi (con limite di 10 chilometri orari) sia per l’impossibilità dell’uso promiscuo delle corsie riservate agli autobus, sia per non togliere stalli a pagamento dalle laterali: questo però, considerando anche i librai, ha ridotto lo spazio libero. I tecnici, dopo un sopralluogo, hanno messo nero su bianco che la larghezza è di 2,7 metri tranne che in corrispondenza di quattro fermate degli autobus, di un telefono pubblico all’altezza di via Catania e dei totem pubblicitari, oltre a panchine e aiuole che riducono lo spazio per i pedoni. Per non parlare di pali per la segnaletica, parcometri e lampioni che costringono chi cammina a piedi a invadere la pista ciclabile, pur di scansare gli ostacoli.

Insomma, impossibile mantenere tutto garantendo la sicurezza di pedoni e ciclisti. Inoltre la pista era nata come sperimentale, anche in considerazione della futura linea di tram che passerà proprio da via Libertà. “La scelta dell’amministrazione comunale di lasciare le bancarelle dei librai in via Libertà, a Palermo, non può che trovarci d’accordo – dice il capogruppo del Pd Dario Chinnici – le corsie ciclabili realizzate sui marciapiedi sono pericolose e quindi verranno spostate, mentre i librai resteranno al loro posto. Una decisione che premia la cultura, viene incontro alle esigenze del mondo produttivo ma anche alle richieste delle associazioni: le corsie ciclabili sul marciapiede sono pericolose e quindi gli uffici stanno valutando soluzioni alternative”.

Si dice soddisfatto anche Giovanni Felice, presidente di Confimprese Palermo e rappresentante dei librai: “Siamo contenti dell’esito della riunione e ci diciamo disponibili a lavorare al rilancio di quello che è un presidio culturale con iniziative dedicate”. Per il capogruppo di Palermo 2022, Toni Sala, “la fase sperimentale può considerarsi terminata con un evidente esito negativo: è opportuno individuare piste più sicure, mentre i librai devono restare al proprio posto. Bisogna affrontare questi temi con spirito di collaborazione e in sinergia, condividendo decisioni e informazioni tra i vari uffici”.

Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI