PALERMO – “Io non riconosco più un sistema dove non vengo tutelato, né io né Ia mia famiglia. Io ho faticato per lavorare notte e giorno e mi ritrovo non solo a lottare contro la crisi ma anche contro un sistema che lotta contro di me”. E’ l’urlo di rabbia di Filippo Rizzuto, titolare di un negozio di abbigliamento situato in via Roma, a Palermo. Come lui, tanti altri commercianti si sono riuniti oggi per capire, alle porte delle festività natalizie, come risollevare le sorti della storica via della città.
Perché in via Roma, ormai, “non viene più nessuno”. “La conosciamo la situazione – dice Massimo Niceta, anche lui commerciante – nel centro storico c’è il turista che fotografa i cassonetti dell’immondizia davanti ai monumenti”. Ma non solo questo. I negozianti denunciano l‘assenza di parcheggio e di navette. La nascita dei centri commerciali, inoltre, ha spostato il commercio altrove. E poi ci sono le manifestazioni, i blocchi stradali, le congestioni del traffico e l’illuminazione che, dopo le sette, trasformano via Roma nel “Bronx”.
Alcune proposte sono già state avanzate nei confronti dell’amministrazione, come il rinnovo dell’isola pedonale o quella di inserire dei posteggi in via Roma, nella corsia di emergenza che va in direzione opposta al senso di marcia: “Abbiamo pensato ai parcheggi a lisca di pesce, dalla stazione a via Emerigo Amari” ha spiegato Rizzuto. Una soluzione che consentirebbe di ridare fiato anche alle casse del Comune: “Con mille parcheggi a un euro all’ora, l’amministrazione potrebbe guadagnare in un’ora mille euro” ha aggiunto il commerciante.
Una proposta che, però, sarebbe stata rifiutata da Palazzo delle Aquile, stando a quanto riferito dal presidente di Liberimpresa, Giovanni Felice. Sull’isola pedonale, invece, non sarebbe arrivata alcuna risposta dall’amministrazione comunale. Ecco perché i commercianti hanno deciso di protestare lunedì prossimo, bruciando le copie delle proprie licenze. Una manifestazione simbolica sostenuta da Libera Impresa, dal Ccn (centro commerciale naturale) di piazza Marina, da Panormus e dall’associazione Via Roma. Per sollecitare una “politica che – ha detto il presidente di “Via Roma”, Mario Attinasi – dimostra di essere sempre lontana dal territorio”. Un territorio che “tra sei mesi non sappiamo se esisterà ancora. E questa – ha concluso Attinasi – non è demagogia, ma realtà”.