PALERMO – Entrare in giunta alla Provincia? No, grazie. Questa la risposta di Marianna Caronia all’offerta del suo partito, il Cantiere popolare, che nel rimpasto di Palazzo Comitini aveva riservato alla già candidata a sindaco di Palermo il posto di vice di Giovanni Avanti. Una sistemazione “dorata” da qui alle Politiche che però la Caronia ha deciso di rifiutare.
“Indubbiamente sarebbe per me un grande onore assumere quell’incarico – si legge in una nota della Carnonia – e l’aver ricevuto alle scorse Regionali 7.128 consensi che, comunque non sono stati, per una manciata di voti, sufficienti alla mia rielezione all’Assemblea Regionale Siciliana, darebbe peraltro più che legittimità all’eventuale nomina. Tuttavia, in ragione della mia contrarietà a perseguire “posizioni di comodo” in coerenza con la mia personale storia politica, ho deciso di non accettarla”.
Un’offerta che era venuta direttamente da Saverio Romano e da Giovanni Avanti, decisi a ricompensare la prima dei non eletti all’Ars con una posizione di prestigio che fino a qualche settimana fa era stata appannaggio del Pdl ma che sarebbe andata al Cantiere popolare nel quadro di un più ampio ragionamento che assegna un posto in più ai berlusconiani. Tutto da rifare, quindi, visto che i progetti della Caronia sono ben altri e permetteranno a Paolo Porzio di restare così in giunta.
“L’importante incarico non mi permetterebbe di dedicarmi compiutamente alla campagna elettorale per le prossime Politiche – aggiunge la Caronia – che mi vedranno candidata nella speranza di poter continuare in Parlamento il mio impegno a sostegno degli interessi della Sicilia. Sottrarrebbe inoltre tempo prezioso all’impegnativo e delicato lavoro di ‘Amo Palermo’ di cui sono Presidente, per la preparazione della lista delle future Provinciali”.
Grandi manovre, quindi, che vedranno l’ex deputata impegnata nella corsa per un seggio a Roma e soprattutto per radicare il suo movimento sul territorio che, dopo la buona affermazione delle Comunali, dove è riuscita a conquistare due scranni, si misurerà con le urne per il rinnovo di Sala Martorana.