Pompieri, prefetto scrive a Roma |"Massima attenzione per criticità" - Live Sicilia

Pompieri, prefetto scrive a Roma |”Massima attenzione per criticità”

Soddisfatta l'Usb che segnala però come, nella nota della Prefettura, non si faccia cenno al nucleo sommozzatori, soppresso la notte.

comando provinciale
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CATANIA – Precarie condizioni per i vigili del fuoco di Catania, anche per la Prefettura. In una nota, che scaturisce dall’incontro con i rappresentanti delle sigle sindacali Fp Cgil, Cisl FNS PA, Usb, Confsal e Conapo, anche il prefetto segnala come degne di attenzione alcune delle criticità rappresentate dai sindacati, che da anni chiedono interventi da parte del governo centrale per garantire l’efficienza della macchina dei soccorsi, oltre che la sicurezza del personale.

Durante l’incontro, era stata segnalata la criticità principale del comando provinciale di Catania, ovvero la dotazione organica insufficiente.”In particolare – si legge nella nota – è stato rilevato che l’organico attuale presenta una significativa carenza che incide seriamente sulla tempestività delle operazioni di soccorso da assicurare alla cittadinanza, soprattutto nel caso di diverse contemporanee richieste di intervento prevedendo altresì maggiore difficoltà operative qualora si dovessero verificare situazioni di emergenza connesse ad eventi calamitosi di particolare rilievo, alla luce dell’elevato rischio sismico e vulcanico dell’intero territorio metropolitano”.

Non solo dotazione organica però, dal momento che i rappresentanti sindacali dei Vigili del Fuoco hanno evidenziato anche una carenza di mezzi in relazione alle esigenze operative del comando, la vetustità di alcuni camion che presentano le da superiore a vent’anni e che sono più facilmente soggetti a usura anche ragione dell’elevato numero di interventi o la mancanza di mezzi sostitutivi da utilizzare in alternativa. “I rappresentanti sindacali quindi hanno segnalato le diverse criticità strutturali delle sedi” – continua la nota: del comando provinciale centrale, dove sono state denunciate le condizioni di fatiscenza degli impianti, la mancanza di riscaldamento, le infiltrazione di umidità, l’inagibilità di alcune camerate. “E’ stata rappresentata una situazione particolarmente critica nel distaccamento Sud – continua – dove i mezzi, a causa la mancanza d’acqua, sono costretti a rifornirsi presso la sede del comando provinciale”. E ancora, le condizioni del distaccamento dell’ aeroporto per quanto riguarda le precarie condizioni igieniche.

E ancora, il prefetto sottolinea “lo spirito di abnegazione con cui pompieri affrontano le continue richieste di intervento del territorio etneo” e il fatto che riescono sempre ad assicurare la loro presenza, e tutti gli elementi che “risultano meritevoli della massima attenzione, in considerazione dei riflessi negativi di eventuali azioni di protesta”. Oltre che” la delegazione idonei concorso pubblico 814 vigili del fuoco ha fatto pervenire una nota con la quale ha proposto di valutare la possibilità di utilizzare la graduatoria del concorso pubblico 814 a fine di contribuire a risolvere il problema della carenza di organico dei vigili del fuoco”.

Una presa di posizione che soddisfa a metà la rappresentanza dell’Usb che sottolinea come non sia stato affrontato un altro, importante, nodo da sciogliere, cioè la soppressione del nucleo sommozzatori. “Nell’apprezzare la celerità nell’avere convocato le organizzazioni provinciali di Categoria – scrive l’Unione sindacale di base – non abbiamo capito il perché si sia tralasciato di segnalare al ministro degli Interni due problematiche non indifferenti come il ripristino del nucleo sommozzatori di Catania, nell’orario e nei numeri, ed il precariato storico dei Vigili del fuoco, argomenti più volte segnalati con note, sit-in e incontri di vario livello. Ricordiamo – afferma Carmelo Barbagallo, dell’Usb etnea – che il nucleo sommozzatori è uno dei primi in Italia come numeri di interventi, primo in Sicilia. Per quanto riguarda invece i precari dei Vigili del fuoco- secondi solo alla scuola per numero- questi attendono soltanto la modifica del rapporto d’impiego, la famosa “risoluzione Fiano”, che darebbe occasione lavorativa a vario titolo a questo personale che per decenni ha dato un grosso contributo al corpo.

Altresì apprezziamo l’impegno per i ragazzi del concorso 814, anch’egli in attesa di un sacrosanto posto di lavoro e che, secondo gli standard europei, dovremmo essere un pompiere ogni 1.000 abitanti, invece allo stato attuale siamo 1 ogni 15.000, pertanto, anche assumendo dal 814 e stabilizzando i precari, secondo i criteri previsti dalla risoluzione Fiano, la carenza rimarrebbe ugualmente”.

 


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