PALERMO – Avevano arredato alla meno peggio quelle stanze che per diversi anni hanno ospitato il commissariato di polizia della Zisa: tavoli, pareti attrezzate, sedie, cucina. Lo sgombero di Villa Laura è stato dato il via stamattina, dopo la richiesta di sequestro preventivo partita la scorsa estate. Al lavoro, le squadre dei vigili del fuoco e della polizia, che stanno monitorando le fasi dell’operazione. Sono almeno quattro le famiglie di senzatetto che avevano occupato l’immobile ins tile liberty che si trova all’angolo tra le vie Serradifalco e Dante: un edificio maestoso con pavimenti pregiati risalenti ai primi anni del Novecento e stucchi dal valore artistico.
Gli abusivi – secondo le forze dell’ordine – avrebbero fatto accesso all’interno dell’immobile a metà agosto del 2012: da quel momento non sono più andate via dal palazzo. Giovani donne, bambini e i rispettivi mariti oggi hanno quindi dovuto abbandonare l’edificio, portando con sè i beni di primi necessità e qualche vestito. A chiedere un intrvento risolutivo dopo l’occupazione, era stata la Cocib srl, società di costruzioni di Torrenova, in provincia di Messina, legittima proprietaria dell’immobile.
Da parte sua erano infatti state presentate una denuncia e la richiesta del sequestro preventivo dell’immobile. La società ha acuistato la villa all’asta, dal Fondo edifici di culto per una somma di due milioni e settecentomila euro, con l’obiettivo di realizzare un progetto che mira alla riqualificazione dello storico edificio, con la creazione di una decina di appartamenti e spazi che saranno riservati ad uffici e attività commerciali. I lavori sarebbero quindi pronti a partire, visto anche il benestare della Sopraintendenza, e lo sgombero coatto effettuato oggi accelererà l’iter verso la realizzazione del nuovo progetto.
“Le occupazioni abusive degli immobili del nostro patrimonio artistico – dice il commissario della polizia municipale, Giuseppe Crucitti – vengono sempre più spesso presi di mira dai senzatetto. Nelle scorse settimane, insieme agli operatori di Legambiente, abbiamo trovato di tutto all’interno dello Stand Florio di via Messina Marine: tavoli, sedie, arredamento di fortuna. E’ un peccato che i beni che dovremmo rivalutare vengano danneggiati perché abbandonati. La nostra attenzione resta alta con l’obiettivo di limitare almeno i danni”.