CATANIA – Violenza di genere a Catania: un pregiudicato di 37 anni è stato arrestato dai Carabinieri della stazione di Librino per violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
La violenza di genere a Catania
Come si legge in un comunicato del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania, il provvedimento originario nei confronti dell’uomo era scaturito dalla denuncia per maltrattamenti sporta dalla moglie. La donna aveva raccontato di aver subito per 16 anni ingiurie, minacce e percosse da parte del marito.
Per questo il 37enne era stato anche arrestato nel 2022, ma era poi riuscito a convincere la consorte a ritrattare le dichiarazioni rese ai Carabinieri, promettendo che sarebbe cambiato.
Il provvedimento
Tuttavia l’uomo non ha mutato atteggiamento, continuando con mortificazioni, prepotenze, minacce e violenze sempre più gravi nei confronti della donna, anche in presenza dei loro figli minorenni, fino a quando lei non ha avuto il coraggio di interrompere definitivamente la relazione.
Per tutelare le vittime l’Autorità Giudiziaria ha quindi emesso un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare e divieto di avvicinamento a non meno di 800 metri dall’abitazione, in seguito al quale l’uomo si è trasferito presso la sua famiglia di origine.
L’allarme
Nel pomeriggio del 19 marzo però una telefonata ha segnalato la presenza dell’uomo nell’appartamento della ex moglie. A chiamare i Carabinieri è stata proprio la ex, una 30 enne catanese, che è riuscita ad allontanarsi dalla vista dell’uomo e chiamare i soccorsi adoperando il cellulare della figlia. L’uomo, che si trovava in camera da letto, le aveva sottratto il telefono ed era impegnato in una conversazione telefonica.
I Carabinieri sono arrivati in pochi minuti a casa della donna e hanno bloccato l’uomo che si trovava ancora dentro il letto della donna. Proprio la ex moglie ha riferito ai militari che già alle 5 del mattino l’uomo, era entrato in casa sua adoperando le chiavi della porta di ingresso che si era sempre rifiutato di restituirle; poi, mentre lei dormiva, si era coricato nel suo letto, asserendo che sarebbe rimasto lì perché non sapeva dove andare, visto che la madre lo aveva mandato via di casa.
Le minacce e l’arresto
Il 37 enne, come ha spiegato la donna ai Carabinieri, più volte avrebbe violato la misura cautelare cui era sottoposto, recandosi a casa della donna contro la volontà di quest’ultima la quale, solo per paura di possibili ritorsioni per sé e per i figli, non aveva mai denunciato queste incursioni. In tali circostanze, infatti, l’uomo avrebbe minacciato di morte la ex qualora avesse rivelato la sua presenza alle forze dell’ordine.
Avendo quindi accertato che l’uomo aveva violato il divieto di avvicinamento al quale era sottoposto, i Carabinieri lo hanno arrestato e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea, che ha convalidato l’arresto, lo hanno sottoposto alla misura cautelare più afflittiva degli arresti domiciliari.