Violenza a Paternò, coltellate durante una lite: ricoverato un uomo

Paternò, coltellate alla coscia durante una lite: ricoverato un uomo

La rissa tra extracomunitari in piazza Indipendenza
PROVINCIA DI CATANIA
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CATANIA – La lite e le coltellate: un episodio di violenza tra extracomunitari è avvenuto nella notte di sabato 2 marzo a Paternò, in provincia di Catania. Un uomo è stato ricoverato all’ospedale San Marco dopo avere ricevuto un colpo di coltello alla gamba. La violenza arriva dopo che un mese fa un uomo originario del marocco è morto in seguito a un accoltellamento da parte di un suo connazionale.

La lite

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la lite sarebbe avvenuta nella zona di piazza Indipenenza e nelle vie limitrofe, iniziando con uno scambio verbale ma poi degenerando in violenza fisica. Uno dei partecipanti alla rissa avrebbe tirato fuori un oggetto da taglio e avrebbe colpito una persona, ferendola gravemente alla coscia.

Sul posto sono intervenuti i Carabinieri, allertati da una telefonata dei cittadini che avevano assistito alla rissa, e i sanitari del 118. Dopo aver ricevuto le prime cure il ferito è stato trasportato all’ospedale San Marco di Catania per un intervento chirurgico. L’uomo non è in pericolo di vita.

Le violenze e lo sgombero

Un altro caso di violenza dopo quello che ha segnato la vita di Paternò un mese fa, quando il 26enne Mohamed Mouna, originario del marocco, è stato ucciso a coltellate dal suo connazionale 36enne Issam Lahmidi. L’omicidio, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è maturato nell’ambiente della baraccopoli di Ciappe Bianche per motivi legati al caporalato.

Proprio su Ciappe Bianche nell’ultima settimana si è sviluppato il dibattito politico paternese, in seguito alla decisione del sindaco Nino Naso di sgomberare la baraccopoli. L’ordinanza del primo cittadino è stata duramente contestata da diverse forze politiche e sociali, che chiedono che prima dello sgombero si trovi una soluzione abitativa per le 150 persone che in questo momento vivono nella baraccopoli.

L’ordinanza del sindaco è stata fermata dal Prefetto, che per il 6 di marzo ha convocato una riunione per discutere proprio della baraccopoli e dei problemi legati al caporalato.


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